Dog Professional. Una mattanza costataci quasi un milione di euro

Più di una volta la cronaca locale si è interessata alla vicenda del rifugio sanitario del Comune di Ragusa e della sua gestione. Da qualche tempo a questa parte pure la Guardia di finanza si sta interessando alla vicenda visionando tutte i documenti relativi al canile municipale. Non tutti sanno che il Comune, da parecchi anni, si avvale anche della collaborazione di una ditta privata per il recupero, la cura, l’affido e la reimmissione in libertà dei cani. La ditta è la Dog Professional.

Spulciando tra le pagine del sito web del Comune scopriamo, nella sezione movimenti del canile, dei dati estremamente interessanti, divisi anno per anno, sul numero dei ricoveri, delle adozioni, dei decessi, delle sterilizzazioni e delle reimmissioni avvenute tra il 2005 ed il 2009 in questa struttura privata, peccato che le pubblicazioni si fermano a questi 5 anni fa, sarebbe interessante sapere se il trend è lo stesso negli anni successivi o è peggiorato o se è migliorato.

Il dato sconcertante è il tasso di mortalità.
Nel 2005 la percentuale di decessi è pari al 74%.
Nel 2006 la percentuale di decessi è pari al 98%.
Nel 2007 la percentuale di decessi è pari al 77%.
Nel 2008 la percentuale di decessi è pari al 51%.
Nel 2009 la percentuale di decessi è pari al 48%.

Non crediamo di esagerare se definiamo questi dati una vera mattanza, che noi contribuenti abbiamo pagato a carissimo prezzo, infatti, nello stesso periodo di riferimento, le casse Comunali hanno versato alla Dog preofessional più di 800 mila euro.
Conosciamo la sensibilità dell’assessore Stefania Campo nei confronti dei nostri amici a quattro zampe, per questo le chiediamo di rendere pubblici i dati dal 2009 al 2013, solo per fare chiarezza, per sapere dove finiscono i nostri soldi. In seconda battuta la esortiamo a individuare le cause che hanno determinato tutti questi decessi. Scoperte le cause si potrebbe pure pensare di estromettere, per il futuro, la Dog Preofessional dalle gare per il servizio in questione, qualora si dovesse scoprire un suo qualche coinvolgimento diretto. Naturalmente, e siamo convinti di ciò, siamo certi che la motivazione è un’altra, magari il caso ha voluto che gli animali ricoverati erano troppo malandati o troppo avanti negli anni, fattori che spiegherebbero una tale moria.

di Redazione22 Mag 2014 08:05
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