Dario Gulino (M5S) contro la deriva di questa Amministrazione per salvare il M5S a Ragusa

E’ tornato Dario Gulino! E come ormai ci ha abituato nelle sue sortite non ha lesinato stoccate e frecciatine ai colleghi di maggioranza, al sindaco e a tutta la Giunta.

Un intervento lunghissimo, preciso e puntuale che non ha lasciato nulla al caso. Lo ha preparato, ci ha studiato e lo ha meditato lungamente, insieme ad amici e colleghi. Un discorso scritto, per la prima volta, che ha letto tutto d’un fiato, conscio della gravezza del documento che stava leggendo, perché in quell’intervento c’è molto di più di quello che si legge: il senso del documento sta tra le righe, contraddizione (voluta!) compresa.
“Da più di un mese ho manifestato in questa Aula – inizia così il suo discorso – il mio disappunto per la mancata condivisone dell’azione amministrativa del sindaco e di parte della Giunta, relativamente agli ultimi dodici mesi. Avevo posto anche una scadenza che, qualcuno, con troppa enfasi aveva definito ‘ultimatum’, intendendo solo ricevere riscontro alle istanze che avrei considerato fisiologiche nell’ambito di appartenenza allo stesso Movimento 5 Stelle che della condivisone e dell’ascolto della base fa principi fondanti”.
Quindi nessun ultimatum né al sindaco né alla sua presenza in Consiglio, anche se noi così lo avevamo letto, ma solo un avvertimento, aveva suonato la sveglia, nella speranza che i suoi compagni di viaggio si destassero, una volta per tutte, dal torpore che li avvolge da tempo. Lui è un consigliere comunale dei 5 Stelle e non ha alcuna intenzione di abbandonare la (sua) nave, vero è che: “sono almeno sei o sette i consiglieri che attendono risposte e riscontri agli accordi con il sindaco, che continua a deliberare su incarichi, scelte amministrative e altro, con pochissima condivisione”.

Insomma oltre il rimpasto di Giunta il nulla. L’incomunicabilità tra Giunta e maggioranza rimane l’unico dato incontrovertibile, la cifra di questa Amministrazione per Gulino, che precisa: “I pochi elementi che sostengono questa Amministrazione non solo con il voto cieco, ma con una costruttiva critica sono quelli che ancora tengono in vita lo spirito a Cinque Stelle a Ragusa e sono gli elementi sui quali, se non si vuole far scomparire il Movimento, si deve fare affidamento per uscire dall’impasse amministrativa che non è solo addebitabile alla inesperienza o alle scelte sbagliate del Sindaco. Sono i collaboratori sbagliati, i cattivi consiglieri, gli adulatori di professione, quelli attaccati al posto o alla poltrona che hanno determinato, per incapacità e incompetenza, un apparente rallentamento dell’attività amministrativa, le cui cause vanno ricercate anche altrove”.

Una vera e propria dichiarazione di vicinanza al sindaco, che così viene salvato dalle sue presunte colpe, una cosa che ci ha colto, non lo nascondiamo, di sorpresa, solo perché a farla è Gulino, che specifica: “Il mio non è uno scontro con il sindaco, come qualcuno lo vuole fare apparire, ma una voce del coro che lo invita a ricordare gli impegni della campagna elettorale, dai quali lo hanno distolto cattivi consiglieri, paradossalmente all’interno della Giunta da lui scelta”.
“La dignità e la coerenza della persona (parla di se stesso, contrapponendosi, il riferimento ci sembra ovvio, all’assessore Martorana, ndr.) e della politica, a mio vedere, non è in vendita o scambiabile con poltrone o altro, è chiaro che ciò non è nello stile del sottoscritto. Qualcun altro non ha fatto lo stesso, difendendo soltanto la ‘sua poltrona’, ma è acqua passata ed ognuno di noi risponde per i propri comportamenti”.
Nel penultimo paragrafo del suo discorso, ecco la contraddizione, sfiducia il sindaco, spacciandolo per finito e così mentre invita gli aderenti al Movimento ad impegnarsi attivamente dichiara profeticamente: Piuttosto invito gli amici del Movimento a riunirci ancora e a rivederci anche per fissare chi dovranno essere i grillini del futuro (epurazioni? ndr), considerate le scelte non sempre azzeccate operate fino ad ora [….] Finisco invitando i colleghi che mi intendono in questo discorso, a valutare seriamente di proseguire il percorso politico intrapreso e a valutare una loro possibile candidatura alla guida di questa città” ossia confrontiamoci, guardiamoci negli occhi, vediamo chi è amico e chi non lo è e scegliamo il successore di Piccitto, sin dalle prossime elezioni.

di Redazione08 Nov 2016 16:11
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