Che fine ha fatto l’Ecomuseo?
Ai margini della festa per i 10 anni di territorio della quale si parla ampiamente nel Tg di Teleiblea con interviste che troverete su Teleiblea.it registriamo un comunicato del presidente del Movimento, Michele Tasca che, come è ormai risaputo, non manca di bacchettare l’amministrazione comunale di Ragusa . Dopo Ibla, Marina di Ragusa ed altri argomenti che puntano alle strutture e ai ritardi della manutenzione o della realizzazione oggi tocca alla parte culturale ed ambientale del programma Cassì. SI parla infatti dell’EcoMuseo Carat. Effettivamente fin dall’inizio questa attività culturale è apparsa abbastanza nebulosa e comunque con un iter lento e difficile.
Ecco la nota :
“Un comunicato stampa del Comune di Ragusa, il n. 67 del 12 febbraio 2020, tracciava un primo bilancio
dell’attività del Comitato tecnico-scientifico dell’Ecomuseo Carat Quattro commissioni consultive – Architettura e arte, Ambiente, Tradizioni, Storia locale, e il Comitato tecnico-scientifico, circa 60 membri dei quali non si conoscono né il nome né le competenze avevano
sviluppato dei tavoli di lavoro su ‘determinati ambiti mirati di ricerca e valorizzazione’, si leggeva nel comunicato.
Da allora, si è saputo ben poco sull’attività delle commissioni e del Comitato tecnico scientifico .”
È quanto merso da una riunione dell’esecutivo di segreteria di Territorio Ragusa appositamente convocata per discutere del mancato sviluppo del programma dell’Ecomuseo e della mancata apertura della Vallata Santa Domenica.
Tempi inspiegabilmente lunghi secondo l’Esecutivo di Segreteria di Territorio Ragusa che ha affidato al Presidente, Michele Tasca, le ulteriori considerazioni: “Si parlava di uno studio approfondito sulle Carcare di Vallata S. Domenica, attraverso rilievo grafico e
fotografico, analisi geologica e dello stato di conservazione, di un censimento di tutte le carcare del territorio.
Quali riscontri si sono avuti? Si parlava di raccolta di documentazione cartacea, testimonianze scritte, fotografiche e video, di valore
storico fondamentale alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale dell’Ecomuseo
Carat. da raccogliere in un archivio, in attesa della costituzione della biblioteca ecomuseale, aperta al
pubblico. Di concreto si è visto solo il sito web e l’avvio del programma di aggiornamento per gli insegnanti che,
volontariamente, vorranno divulgare il progetto eco museale agli alunni Si è ancora in attesa della realizzazione della mappa della sentieristica con la collaborazione di associazioni escursionistiche, dell’Ordine degli Agronomi e dell’Ordine dei geologi. L’obiettivo era la stesura di progetti per la manutenzione e la segnaletica dei percorsi a piedi, in bici, in fuoristrada.
Come pure della raccolta e catalogazione delle ricette tradizionali e di famiglia, anche attraverso
l’attivazione di un partenariato con la Confraternita dei Cenacolari dell’Antica Contea.
Nulla anche per i quattro progetti sui quali era già al lavoro, nel febbraio del 2020, il Comitato tecnico
scientifico dell’Ecomuseo Carat.
Questi erano i quattro obiettivi:
– Allargamento del CTS con le figura di un antropologo o di un etnologo da individuare attraverso una
manifestazione d’interesse che era, così, almeno, era scritto, in via di redazione
– Attivazione di una sinergia stabile e proficua con le associazioni del territorio attraverso la sottoscrizione
di partenariati;
– Realizzazione di un sistema di Orti urbani con frutteto comune da mettere a bando per dare a privati
cittadini la possibilità di tornare a coltivare all’interno della Vallata S. Domenica recuperando la sua antica funzione, garantendo manutenzione al sito e offrendo alla collettività l’opportunità di beneficiare di una coltivazione diretta in pieno centro storico;
– Realizzazione di un’idonea segnaletica ecomuseale che avrebbe dovuto testimoniare storia e peculiarità della Vallata Santa Domenica lungo i suoi percorsi con tabelle bilingue e fornite di QR-code per accrescere l’esperienza e il coinvolgimento.
Ogni commento sarebbe superfluo, piuttosto sarebbe auspicabile un intervento dell’assessore al ramo per
capire lo stato di avanzamento del progetto.”