La politica in corso d’opera.
La campagna elettorale siciliana ha preso ormai, ufficialmente, il via ad un anno dalle elezioni del 2021. Musumeci ha già fatto sapere di sentirsi già in corsa visto che, secondo lui, è scontato il fatto che gli tocchi il secondo mandato. Ma sulla sua ricandidatura , il prof Lagalla, assessore, accreditato esponente di Forza Italia e candidato di spicco nelle elezioni per il comune di Palermo ha commentato: “Bisogna prima dimostrare le motivazioni per le quali il governatore non debba o non possa essere riconfermato, dopo si potrà ragionare su altre soluzione. E’ evidente – ha aggiunto – che ogni partito deve poter rivendicare candidati possibili alle varie designazioni, ma è chiaro anche che deve avvenire nel rispetto delle parti di tutte le parti e con una equilibrata capacità di contrappeso tra la componente moderata e centrista della alleanza e quella più a destra della coalizione» Insomma una considerazione un po’ sibillina che però fa capire che non ci sono veti ma neanche certezze. Ora bisogna capire se la stagione del centro destra è ormai al termine in Sicilia anche per i pochi successi inanellati durante questi 4 anni. E’ vero che sono stati anni difficili ma loro hanno mai mostrato di sapere bene quello che si doveva fare perdendosi in annosi problemi come la spazzatura, l’energia, il commercio, l’edilizia e le sanatorie o poi infine il Covid con la farsa di Razza per vaccini. In ultima analisi, secondo i più appassionati della coalizione, sarebbe un errore politico, di prospettiva, strategico ed elettorale se il centrodestra arrivasse spaccato alle prossime elezioni sia a Palermo che alla Regione Sicilia. Il presidente Miccichè sta giocando le sue carte e siccome è persona troppo intelligente sa che la coalizione è importante di fronte alle possibili alleanze della contro parte ma non sarà facile giungere ad intese e a soluzioni condivise tanto per le amministrative che per le regionali. Diverso è il discorso nella nostra provincia dove però non si vota nel 2022. Qui c’è un convitato di pietra. Forza Italia è un’entità che viene menzionata, evocata forse ma non sembra potersi ricostituire causando danno alle coalizioni locali future. I giochi non si sono ancora aperti ma le fibrillazioni già ci sono, i movimenti si “muovono” mentre il sindaco Cassì, per ora ha buone prospettive visto il parterre degli avversari poco attrezzato. Ma c’è ancora tempo…forse.
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