Se tutto va bene siamo… rovinati
“Una grande innovazione sarà rappresentata dall’Agenzia per la promozione turistica, che grazie alla sua struttura dinamica, aiuterà la Sicilia ad allinearsi alle maggiori destinazioni internazionali che ne sono già dotate ormai da diversi anni. Questa novità abbinata a nuovi strumenti inseriti in una legge finalmente organica e chiara, servirà all’Isola per guardare al futuro con la capacità di reggere la concorrenza globale, favorendo l’economia sana del turismo nell’agganciare la tanto agognata ripresa»
Così dice l’assessore Manlio Messina che come tutti gli assessori degli ultimi 15 anni ha deciso di cambiare, del tutto, l’organizzazione turistica regionale.
Non è una novità!! Ha iniziato Granata che ha sfaldato quel poco di buono che c’era con le aziende autonome provinciali che in qualche modo riuscivano a dare una parvenza di assistenza a livello locale. Furono quindi inventati i distretti, che dopo 10 anni sono risultati un fallimento sotto ogni aspetto, almeno per la maggior parte di loro. Cancellati i distretti ecco le DMO e ora finalmente l’agenzia regionale.
Chissà quando Musumeci che dovrebbe capire un po’ di turismo deciderà di affidare le sorti di questo assessorato, essenziale per l’Isola, ad uno che ne capisce o che almeno abbia un’esperienza nel settore anche solo per la parte burocratica. Messina vuole mettere mano all’organizzazione generale. E’ una cosa che va fatta ma si è consultato con qualcuno? Ha studiamo come fare a passi graduali? Insomma non vorremmo che come al solito si sfascia tutto per tornare indietro nel tempo. Peggio del Gattopardo! Per inciso la legge delle agenzie di viaggi è datata 1936!! L’assessore Messina ha detto:
«Il governo Musumeci sta lavorando da mesi a una riforma complessiva del settore turistico, sia per quanto concerne gli operatori che per quanto riguarda le strutture ricettive. In generale modificherà tutti gli aspetti fondamentali per adeguare gli aspetti burocratici e amministrativi alle nuove realtà del turismo internazionale».
Lo dichiara l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, che aggiunge «per quanto riguarda gli operatori è già in itinere per i pareri di competenza un disegno di legge che disciplina le attività di organizzazione e intermediazione di viaggi e soggiorni turistici».
«In questo modo – prosegue l’assessore – si vuole fornire uno strumento per il sostegno del settore e del suo indotto, per affrontare le nuove sfide del turismo, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui l’emergenza epidemiologica e la grave crisi che ne è conseguita, impongono la predisposizione di strumenti, anche legislativi, di migliore disciplina delle attività e, fra queste, quelle relative al settore delle agenzie di viaggio. Resta centrale, quindi, – prosegue – l’esigenza di adeguamento alle regole del mercato nel rapporto domanda/offerta, armonizzando l’economia turistica tradizionale con i nuovi filoni del turismo, in tutti i loro aspetti, favorendo tra l’altro la semplificazione amministrativa e la previsione di nuovi strumenti per la prevenzione dell’abusivismo».
L’importante provvedimento normativo al varo dell’assessorato del Turismo andrà a colmare anche delle “mancanze” storiche nell’ordinamento della Regione Siciliana.
«La riforma -sottolinea Messina – si rende necessaria tra l’altro, perché la Sicilia, a differenza di altre regioni d’Italia, non si è mai dotata di una legge organica sulle agenzie di viaggio, quindi si è colta l’occasione per disciplinare nuove forme quali le Olta cioè le agenzie di viaggi e turismo che operano esclusivamente con strumenti di comunicazione a distanza».
Con riferimento alle strutture ricettive, si sta ultimando un nuovo provvedimento d’avanguardia con il quale disciplinare le nuove forme di turismo (green, family, pet friendly, sportivo e congressuale), per dare nuovo slancio a un settore che sta risentendo più degli altri della crisi pandemica. Anche per questo ambito è in via di definizione una semplificazione amministrativa della classificazione delle strutture ricettive, l’introduzione del Cir, Codice identificativo regionale-marchio di qualità.