Conclusa l’operazione San Giovanni. Spaccio e prestazioni sessuali in cambio di alcune dosi

La Po­li­zia di Stato ha ind­aga­to mesi per in­di­vi­dua­re ogni sin­go­lo spac­cia­to­re di Pia­z­za San Gio­van­ni, ri­cos­truen­do de­ci­ne di ces­sio­ni di droga.
Dopo i nu­me­ro­si arres­ti della Squa­dra Mo­bi­le nel 2016 e 2017 gli spac­cia­to­ri si erano spos­ta­ti all’in­ter­no della Villa “Mar­ghe­ri­ta” ma veniva­no sem­pre se­gui­ti dagli agen­ti in bor­ghe­se.
Ac­quiren­ti e spac­cia­to­ri erano gio­v­a­nis­si­mi, al­cu­ni mi­no­ren­ni.
Nes­su­no con­trol­la­va la “pia­z­za”, ognuno agiva per conto pro­prio. Di­ver­sa la pro­ve­nien­za geo­gra­fi­ca e fa­mi­lia­re.
Veniva spac­cia­ta droga di ogni tipo: co­cai­na, hashish e mari­jua­na le più ri­chies­te.
Fa­vo­ri ses­sua­li agli spac­cia­to­ri in camb­io di droga.
Du­ran­te le ind­agi­ni per droga, Aiel­lo Giu­s­ep­pe, per pro­cu­rar­si dei soldi per ac­quis­ta­re stu­pe­fa­cen­te, ra­pi­na­va un’an­zia­na sig­no­ra nei pres­si di Pia­z­za San Gio­van­ni che mo­ri­va poche ore dopo in ospe­da­le per le fe­ri­te ri­por­ta­te (per ques­ti fatti veniva ar­res­ta­to).

Nella pri­ma­ve­ra del 2016 gli spac­cia­to­ri e gli as­sun­to­ri di droga, ave­va­no preso pos­ses­so della cen­tra­lis­si­ma Pia­z­za San Gio­van­ni (da qui il nome dell’ope­ra­zio­ne) a Ra­gu­sa, per­tan­to la Po­li­zia di Stato ef­fet­tua­va mi­ra­ti con­trol­li pre­ven­ti­vi e re­pres­si­vi per con­trasta­re il traf­fi­co di droga.
Dopo i primi arres­ti ope­ra­ti dalla Squa­dra Mo­bi­le di Ra­gu­sa, la Pro­cu­ra della Re­pu­bbli­ca iblea dele­ga­va gli in­ves­ti­ga­to­ri della Po­li­zia di Stato di rac­coglie­re fonti di prova a ca­ri­co dei sin­go­li spac­cia­to­ri, con­cen­tran­do gli sfor­zi in­ves­ti­ga­ti­vi su chi ce­de­va la droga ai mi­no­ri e nei luo­ghi da loro fre­quen­ta­ti, ag­gra­van­ti spe­ci­fi­che pre­vis­te dalle at­tua­li norme. Le attività in­ves­ti­ga­ti­ve veniva­no co­or­di­na­te da due Pu­bbli­ci Mi­nis­te­ri pres­so la Pro­cu­ra della Re­pu­bbli­ca di Ra­gu­sa, il Dott. Rota e la Dott.ssa Bi­sel­lo.

Tra gli spac­cia­to­ri anche al­cu­ni mi­no­ri per­tan­to veniva tem­pes­ti­va­men­te in­for­ma­ta la Pro­cu­ra pres­so il Tri­bu­na­le dei Mi­no­ri di Ca­ta­nia che, con­giun­ta­men­te ed in si­ner­gia con la Pro­cu­ra or­di­na­ria, dele­ga­va la Squa­dra Mo­bi­le per le ind­agi­ni. Du­ran­te le attività con­dot­te dalla Squa­dra Mo­bi­le sono stati tre quin­di i Pu­bbli­ci Mi­nis­te­ri in­teres­sa­ti alle ind­agi­ni, due pres­so la Pro­cu­ra or­di­na­ria e uno pres­so la Pro­cu­ra dei Mi­no­ri. No­no­stan­te le difficoltà con­nes­se ai più pro­ce­d­imen­ti pe­na­li, è stato pos­si­bi­le co­mun­que ot­te­ne­re im­por­tan­ti ri­sul­ta­ti du­ran­te le ind­agi­ni ed a con­clu­sio­ne delle st­es­se.
Le in­ves­ti­ga­zio­ni pro­tr­at­te­si per un anno, hanno perm­es­so di de­li­nea­re il com­por­ta­men­to il­le­ci­to di de­ci­ne di spac­cia­to­ri ed ac­quiren­ti.
Le seg­na­la­zio­ni giun­te dai nego­zian­ti e re­si­den­ti del cen­tro sto­ri­co e an­co­ra di più, quel­le dei ge­ni­to­ri dis­per­a­ti per il con­ti­nuo uso di dro­ghe da parte dei figli, sono state sub­ito as­col­ta­te dalla Po­li­zia di Stato che ha pre­dis­posto mi­ra­ti ser­vi­zi con gli uo­mi­ni della Squa­dra Mo­bi­le.
Al­cu­ne ces­sio­ni sono state vi­deo­ri­pre­se dalle te­le­ca­me­re in pos­ses­so agli agen­ti ap­pos­ta­ti nelle pia­z­ze di spac­cio ed hanno perm­es­so di ef­fet­tua­re de­ci­ne di arres­ti du­ran­te le ind­agi­ni, così come di seg­na­la­re al Pre­fet­to di Ra­gu­sa gio­v­a­nis­si­mi as­sun­to­ri, in modo tale da av­viar­li al per­cor­so di re­cu­pe­ro per tos­si­co­di­pen­den­ti. Tra gli as­sun­to­ri anche al­cu­ne ra­ga­z­ze che si of­fri­va­no di pra­ti­ca­re rap­por­ti ses­sua­li per ot­te­ne­re in camb­io la droga o chi ce­de­va il pro­prio te­le­fo­no cel­lu­la­re in camb­io di al­cu­ne dosi di co­cai­na.
Dopo gli arres­ti della Squa­dra Mo­bi­le ope­ra­ti a Pia­z­za San Gio­van­ni, il mer­ca­to della droga veniva com­ple­ta­men­te de­bel­la­to per quel sito ma, come sem­pre ac­ca­de, gli spac­cia­to­ri ed ac­quiren­ti si spos­ta­va­no, ten­tan­do di pren­de­re pos­ses­so di Villa Mar­ghe­ri­ta; anche in ques­to caso non ci rius­ci­va­no, po­iché gli agen­ti della Squa­dra Mo­bi­le si spos­ta­va­no, così da ef­fet­tua­re altri arres­ti.
A nulla, quin­di, sono valsi i ten­ta­ti­vi di elu­de­re le ind­agi­ni, di­fat­ti sono state mol­te­pli­ci le fonti di prova rac­col­te. No­no­stan­te il lin­gua­g­gio crip­ti­co, gli spac­cia­to­ri, per gua­dag­na­re il più pos­si­bi­le, du­ran­te le in­ter­cet­ta­zio­ni com­met­te­va­no di­ver­si er­ro­ri. Nei mo­men­ti di fi­bril­la­zio­ne gli spac­cia­to­ri par­la­va­no li­be­ra­men­te al te­le­fo­no; ques­to ac­ca­de­va quan­do ter­mi­na­va­no lo stu­pe­fa­cen­te da ven­de­re o quan­do ave­va­no molta disponibilità e vo­le­va­no ven­de­re a tutti i costi.
In es­ta­te, Pia­z­za San Gio­van­ni e le vie del cen­tro sto­ri­co si sv­uo­ta­no anche degli spac­cia­to­ri che pre­fe­ris­co­no spos­tar­si a Ma­ri­na di Ra­gu­sa dove il mer­ca­to è più flo­ri­do; per­tan­to le ind­agi­ni pro­se­gui­va­no in zona cos­tie­ra, per­met­ten­do di ef­fet­tua­re altri arres­ti e quin­di di rac­coglie­re altre fonti di prova.

Le ind­agi­ni hanno perm­es­so di ap­pu­ra­re che non vi fosse un unico capo o un’or­ga­ni­z­za­zio­ne ma che ognuno agis­se per conto pro­prio. Certo vi erano dei sogget­ti più ca­ris­ma­ti­ci e con di­ver­si pre­ce­den­ti alle spal­le come i f.lli Aiel­lo o gli al­ba­ne­si Maloku, ma ognuno agiva senza il con­trol­lo di altri. Fe­ro­ce la con­cor­ren­za, du­ran­te le in­ter­cet­ta­zio­ni veniva re­gis­tra­ta la pre­oc­cu­pa­zio­ne da parte degli spac­cia­to­ri di ter­mi­na­re lo stu­pe­fa­cen­te, in quan­to gli ac­quiren­ti si sa­reb­be­ro ri­vol­ti da altri. Tra gli spac­cia­to­ri iden­ti­fi­ca­ti anche di­ver­si ri­chie­den­ti asilo po­li­ti­co. Al­cu­ni sono stati tr­at­ti in arr­es­to du­ran­te le ind­agi­ni ed espul­si a se­gui­to del rito di­ret­tis­si­mo, altri in­ve­ce sono oggi de­sti­na­ta­ri della mi­su­ra cau­te­la­re. È bene sot­to­li­nea­re che molti degli spac­cia­to­ri in­izia­va­no a ce­de­re droga per­ché as­sun­to­ri squattri­na­ti, quin­di com­pra­no qual­che gram­mo in più da spac­cia­re ed altra da fuma­re. Spes­so si di­ven­ta spac­cia­to­ri per poter fuma­re gra­tis della can­na­bis, ma poi, in­ge­nua­men­te, cre­den­do nei fa­ci­li gua­dag­ni i gio­v­a­ni de­ci­do­no di spac­cia­re come pro­fes­sio­ne. In ques­to con­te­s­to, du­ran­te le ind­agi­ni a cui era sot­to­posto Aiel­lo Giu­s­ep­pe, era pos­si­bi­le ac­cer­ta­re che al fine di pro­cu­rar­si del de­na­ro per l’ac­quis­to di stu­pe­fa­cen­te, l’ind­aga­to scip­pa­va un’an­zia­na sig­no­ra in pieno gior­no, a due passi da Pia­z­za San Gio­van­ni. La donna per le fe­ri­te ri­por­ta­te a se­gui­to della ra­pi­na, spi­ra­va dopo poche ore dall’in­ter­ven­to d’ur­gen­za a cui era stata sot­to­pos­ta. In quell’oc­ca­sio­ne, gra­zie alla ri­cos­tru­zio­ne me­dian­te te­le­ca­me­re di vi­deo­sor­veg­lian­za co­mu­na­le, Aiel­lo veniva tr­at­to in arr­es­to.
Gli odier­ni ind­aga­ti of­fri­va­no di­ver­si ser­vi­zi, dalle conseg­ne al do­mi­ci­lio degli ac­quiren­ti, allo spac­cio in casa, ri­ce­ven­do i clien­ti come si fa con gli amici ma il tutto fi­na­li­z­za­to alla ven­di­ta di droga.

Ques­ta notte, 35 uo­mi­ni della Squa­dra Mo­bi­le (uf­fi­cio in­ves­ti­ga­ti­vo della Po­li­zia di Stato), con l’au­si­lio della Squa­dra Vo­lan­ti, hanno dato ese­cu­zio­ne ai pro­v­ved­imen­ti em­es­si dall’Autorità Giu­di­zia­ria.
10 i mag­gio­ren­ni col­pi­ti dalle mi­su­re cau­te­la­ri e 2 i mi­no­ri. Dopo aver cat­tu­ra­to i sogget­ti in stato di libertà, gli in­ves­ti­ga­to­ri hanno con­dot­to pres­so gli uf­fi­ci della Ques­tu­ra di Ra­gu­sa tutti gli ind­aga­ti. La Po­li­zia Scien­ti­fi­ca ha do­cu­men­ta­to tutte le fasi delle cat­tu­re sot­to­po­nen­do a fo­to­seg­na­la­men­to i de­sti­na­ta­ri del pro­v­ved­imen­to. Al ter­mi­ne degli ad­em­pi­men­ti di legge, tutti sono stati con­dot­ti in car­ce­re o in re­gi­me di arres­ti do­mi­ci­lia­ri, ad ec­ce­zio­ne di due stra­nie­ri ai quali è stato no­ti­fi­ca­to il di­vie­to di dimo­ra nel co­mu­ne di Ra­gu­sa; qua­lo­ra do­ves­se­ro vio­la­re tale or­di­ne, po­tran­no es­se­re con­dot­ti in car­ce­re.
“La Po­li­zia di Stato di Ra­gu­sa con­ti­nua l’attività di re­pres­sio­ne del traf­fi­co di sos­tan­ze stu­pe­fa­cen­ti, li­be­ran­do le pia­z­ze ed i luo­ghi di ri­tro­vo dei gio­v­a­ni, da spac­cia­to­ri che mi­na­no la sa­lu­te degli ad­oles­cen­ti”.

De­sti­na­ta­ri dei pro­v­ved­imen­ti cau­te­la­ri:
1. MALOKU Elvis, nato in Al­ba­nia il 18.06.1998;
2. MALOKU Alan­dro, nato in Al­ba­nia il 10.03.1996;
3. SCATA’ Sal­va­to­re, nato a Ra­gu­sa l’8.10.1994;
4. AIEL­LO Giu­s­ep­pe Ser­gio, nato a Ca­ta­nia il 23.11.1991;
5. AIEL­LO Marco, nato a Ca­ta­nia il 13.08.1996;
6. RRA­PAJ Erion, nato in Al­ba­nia il 25.05.1992;
7. H.D. al­ba­ne­se di anni 24;
8. H.S. al­ba­ne­se di anni 25;
9. B.A. A. tu­ni­si­no di anni 25 (di­vie­to di dimo­ra nel Co­mu­ne di Ra­gu­sa);
10. T.L. gam­bia­no di anni 21 (di­vie­to di dimo­ra nel Co­mu­ne di Ra­gu­sa);
11. Z.A. al­ba­ne­se oggi di anni 18 (col­lo­ca­men­to in comunità);
12. S.K. ra­gu­s­a­no di anni 17 (col­lo­ca­men­to in comunità).

di Redazione28 Feb 2018 15:02
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