Scicli, non c’è pace per contrada Cuturi. Giannone: “è lobbing”
Nuovo capitolo sul tormentone di contrada Cuturi: lo spauracchio dell’impianto per il trattamento dei rifiuti speciali torna a generare polemiche e frizioni in quel di Scicli. Un’ordinanza del TAR di Catania riapre il dibattito e rimette in discussione tutto quanto è stato affermato sull’argomento.
Un’ordinanza secondo cui il TAR giudica legittima la possibilità di realizzare l’impianto in contrada Cuturi.
Uno schiaffo per tutti coloro che si erano pronunciati a sfavore della realizzazione dell’impianto; un campanello d’allarme per quell’ampia parte della cittadinanza che si era espressa per la salvaguardia di Cuturi contro la possibilità di vedere ultimato un mega impianto così vicino al Paese.
Ora si moltiplicano le dichiarazioni e le proteste, non ultima quella istituzionale, con il sindaco Enzo Giannone che suona la carica: “il TAR ha emanato un’ordinanza (non una sentenza) che ci mette nuovamente in guardia È in corso una azione di lobbing da manuale! Si calpesta il volere di una città!”.
Oltre alla chiara intenzione di mobilitare la comunità sciclitana, Giannone si rivolge al presidente Musumeci: “chiederò una immediata interlocuzione con il Presidente della Regione affinché l’argomento rientri nell’agenda regionale, coinvolgendo anche tutta la deputazione iblea! Teniamo alta la guardia. Torneremo a interloquire con i movimenti cittadini a difesa del territorio con cui concordare le azioni da intraprendere.”
Mobilitazione, come si diceva, in difesa di Cuturi. Nei prossimi giorni l’amministrazione incontrerà il Comitato Salute Pubblica e i cittadini, per valutare le azioni da intraprendere; nel frattempo, fa sapere il comune, i legali studiano le strategie per proseguire sul piano dell’azione giudiziaria.
Ieri, alla notizia della pronuncia del TAR, si era già innescato il motore delle reazioni politiche, con le risolute polemiche di alcuni membri del M5S, tra cui la parlamentare regionale Stefania Campo che ha parlato di un “mega-impianto in totale contrasto con la vocazione turistica del comune di Scicli”.