Sen. Mauro: "I have a dream! Lucio Schembari sindaco di Santa Croce e Piero Mandarà presidente del Consiglio"
Oggi, durante la trasmissione “Appunti di Politica”, andata in onda, come ogni venerdì, sulle frequenze di Radio Ragusa, uno spumeggiante sen. Giovanni Mauro, commissario provinciale di Forza Italia, ha parlato apertamente di economica, di politica, naturalmente, e di amministrative locali e di eutanasia.
Non ha lesinato stoccate a destra e a manca e soprattutto agli ex alleati, oggi fuoriusciti da Forza Italia, e rimasti, come dire, orfani di un referente nazionale. Ex alleati che ha citato, senza mai nominarli direttamente più volte durante la trasmissione, ammiccando a quella loro presunta ambiguità nel rapporto con l’Amministrazione Piccitto. “Ogni tanto capita che qualche consigliere a Ragusa dimentica di far parte dell’opposizione”, il messaggio è chiaro.
Ma questo lo si poteva immaginare, ciò che ci ha colto di sorpresa, invece, è stato il suo endorsement a Lucio Schembari per la candidatura a sindaco di Santa Croce Camerina.
“I have a dream – ha detto – Lucio Schembari sindaco di Santa Croce e Piero Mandarà presidente del Consiglio. Lucio, deve rompere solo gli indugi”.
Una dichiarazione non da poco, che fa chiarezza e spegne di fatto gli entusiasmi di chi, fino a ieri, pensava o credeva in un Lucio Schembari interessato ad altri progetti politici, distanti perciò da Forza Italia.
Ha parlato, e non poteva essere altrimenti, anche della situazione politica a Ragusa. “Voglio che Ragusa – ha dichiarato – sia governata da una nuova classe politica, capace di programmare e di stare al fianco dei cittadini. Una nuova generazione, e non parlo di dati anagrafici, ma di gente nuova, preparata, che ha ben chiaro cosa vuole e cosa si possa e si deve fare per questa città. Il tempo dei proclami è finito. Questa Amministrazione, dopo quattro anni di governo continua a promettere, la sindacatura sta finendo e oltre all’ordinario, neanche tanto esaltante, non c’è nulla, se si fa eccezioni per le continue promesse”.
Ciò che “stranisce” il senatore è il doppiopesismo dei 5 Stelle, sempre pronti a mettere alla gogna gli avversari politici indagati o che hanno ricevuto un avviso di garanzia, mentre poi si scoprono garantisci, per non dire ciechi, quando la magistratura si interessa ai suoi esponenti. Parla di Nello Musumeci e della campagna mediataica che Cancelleri & Co. da ieri hanno scatenato chiedendo le dimissioni da presidente dell’antimafia regionale.
“Questi vogliono governare la nostra Regione? Legittimo, ci dicano però con quale programma, con quale squadra assessoriale. Non vorrei si ripetesse in Sicilia ciò che sta avvenendo a Roma. Noi, che per fortuna possiamo contare su tante risorse, penso a Nello Musumeci, a Salvo Pogliese o ancora a Stefania Prestigiacomo, faremo delle primarie: perché questa terra, dopo la drammatica esperienza del Governo Crocetta, si merita ben altro”.
Alla fine il senatore ha voluto dire la sua anche sui recenti fatti di cronaca, che hanno visto un nostro connazionale andare in Svizzera per porre fine alla sua vita, che vita non era più: “Io mi trovo in imbarazzo, questi argomenti sono estremamente delicati e mi dispiace che vengano trattati così malamente, strumentalizzati in nome di una bandiera, sia essa di stampo progressista o conservatrice. Noi, che siamo i legislatori, abbiamo l’obbligo morale non solo di trattare questi temi con ben altra sensibilità, ma dobbiamo riuscire ad individuare un percorso che sia rispettoso di tutti, al di là di vuote ideologie”.