Servizio idrico. Tanto rumore per nulla? I 39 operai temono sempre di più per il loro futuro
Nelle settimane scorse ci siamo occupati della gara del servizio idrico, gara che si è regolarmente svolta lo scorso 28 dicembre, nonostante ciò il Comune, nella persona del Rup, non ha ancora sciolto le riserve sull’effettiva vincitrice della gara. Per la cronaca, sono due le ditte che hanno partecipato, una di Monza, poi esclusa perché non ha presentato un documento, e la Coop. Pegaso, che gestisce il suddetto servizio da 10 anni.
La Pegaso ha fatto un ribasso superiore al 30%, 400 mila euro circa su un totale di 2 milioni di euro, ecco l’intervento del Rup, nulla di anomalo, ovviamente, solo un controllo di routine.
La suddetta gara salì agli onori della cronaca, grazie alle proteste decise, ma pacifiche e civili, dei 39 operai, che temevano di perdere il loro posto di lavoro, una paura, che oggi, non solo è stata confermata, ma addirittura è cresciuta. Infatti, se da un lato l’Amministrazione non ha mai negato che qualcuno avrebbe perso il posto di lavoro, dall’altro lato rassicurò gli operai del fatto che non si sarebbero verificati licenziamenti di massa, in quanto i servizi contemplati nel bando erano tanti e la ditta che avrebbe vinto la gara, molto più strutturata a livello economico di una semplice cooperativa, sarebbe stato in grado di sostenere il maggio carico lavorativo e quindi economico. Nonostante ciò si è sempre parlato che sei o sette unità lavorative sarebbero saltate.
Di ditte però neanche l’ombra, rimane la cooperativa Pegaso, la quale, tra l’altro, dovrà fare in modo che l’intera operazione sia economicamente sostenibile, soprattutto alla luce del ribasso importante che ha effettuato per vincere la gara. Sta qui la paura degli operai.
Come potrà la Pegaso rispettare tutti i dettami del bando e tutelare le varie unità lavorative? A cosa son servite le proteste, i vari incontri con l’Amministrazione, con il prefetto e le tante, e a questo punto, troppe rassicurazioni? Non sarebbe stato il caso, ci dicono, di seguire il nostro consiglio e attendere l’approvazione dell’Ato idrico da parte della Regione, che avrebbe salvato tutti gli operai? Forse, forse col senno di poi sarebbe stato il caso di seguire questo consiglio.
L’unica speranza a cui si aggrappano, oggi, gli operai è che la Pegaso applichi il contratto nazionale delle cooperative sociali, che contempla tutta una serie di agevolazioni fiscali, un vantaggio che in qualche modo dovrebbe lenire gli effetti di quel ribasso, certo, non si sa in che proporzioni.
La domanda che adesso ci poniamo è comunque un’altra: perché le ditte hanno disertato questa gara? Come mai l’unica a partecipare insieme alla Pegaso, quella di Monza, che è pure quotata in Borsa, alla fine non ha presentato tutti i documenti ossia ha snobbato la gara?
Nel frattempo il Rup ha chiesto alla Cooperativa Pegaso di avere maggiori delucidazioni, ad esempio, quale tipo di contratto vorrà applicare e, soprattutto, quante unità lavorative intendere occupare, visto che, con questo bando, per la prima volta la suddetta Coop. dovrà gestire i tre impianti di sollevamento.