Piccitto sembra non aver alcuna difficoltà a muoversi tra ordito e trama

Non c’è nessuna luce alla fine del tunnel o meglio. L’Amministrazione grillina e la maggioranza oramai ricordano sempre più quelle coppie, inacidite dal tempo, costrette, per un motivo o per un altro, a vivere da separate in casa.

Le riunioni tra le due parti sono diventate ormai una costante, ma a quanto pare, senza riuscire a trovare una soluzione che le soddisfi a pieno. Non ci sono dichiarazioni ufficiali, nonostante ciò l’intera vicenda rassomiglia ogni giorno di più al segreto di pulcinella.

I consiglieri di maggioranza esigono un rimpasto di Giunta e la testa di Stefano Martorana, uomo, ad oggi, intoccabile per il sindaco, il quale, pare, abbia fatto una proposta: reintegro Stefania Campo e voi lasciate perdere Martorana.

“Un ricatto inaccettabile”, “Un baratto meschino”, “Non siamo al mercato”, “La nostra proposta non è negoziabile”. Così dai banchi della maggioranza. Una maggioranza che pare aver trovato un alleato insospettabile, proprio nell’ultima riunione tenutasi appena due giorni fa, Giovanni Iacono, il quale non sarebbe contento di alcune scelte prese da Piccitto.

Siamo perciò dinnanzi ad un’impasse politico-amministrativa? Forse o forse no. Certo se tutti i consiglieri pentastellati decidessero di protestare ad oltranza nei confronti del sindaco, facendo perciò mancare sistematicamente il numero legale, Piccitto dovrebbe obbligatoriamente scendere a patti e destituire Martorana, ma le cose non stanno così.

Piccitto, è vero, non parla. Piccitto non rilascia dichiarazioni, tutt’al più dispensa sorrisi ad arte, a destra e a manca, come se tutta questa vicenda non lo riguardasse direttamente, come se tutta questa vicenda non inficiasse pericolosamente il suo governo. Ma Piccitto non è uno sprovveduto e sempre di più dimostra di possedere quella stoffa, propria dei politici di razza, ad oggi negatagli da più parti.

Conscio del valore della lezione di Filippo il Macedone, Federico Piccitto sta progressivamente chiudendo in un angolo i suoi avversari. Come dire: non esiste un castello impenetrabile. Ed ecco che la maggioranza consiliare appare sempre meno coesa ossia a parole, e magari alle spalle del sindaco, è marmorea, compatta nel dirsi convinta di dover voltare pagina, poi, però, questi “buoni” propositi si infrangono dinnanzi al sindaco, alla sua retorica, alla sua oratoria.
Realpolitik? Molto probabilmente sì.

Insomma è guerra di nervi e la vincerà, come sempre, chi sarà più astuto, chi saprà giocare bene le proprie carte, senza precipitare inutilmente il corso delle cose. Nel frattempo, mentre gli altri si affannano a delegittimare o per lo meno a depotenziare l’immagine del sindaco, questi, ieri, ha incassato pubblicamente l’ennesimo attestato di stima da parte dell’onorevole Cancelleri, non proprio l’ultimo degli arrivati, nonché sponsor o ex sponsor (da qui dipenderebbero tante cose e se ne chiarirebbero tante altre, ndr.) di Stefania Campo.

di Redazione07 Gen 2016 15:01
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