Il Comune di Scicli è stato sciolto per mafia.
Il Consiglio dei ministri, presieduto dal Presidente Matteo Renzi, col parere favorevole del governatore della Sicilia Rosario Crocetta, su proposta del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, ha deliberato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Scicli, che dunque non andrà al voto a fine maggio.
L’ex sindaco del comune ragusano, Franco Susino, lo scorso marzo è stato rinviato a giudizio per mafia. Ecco le prime reazioni:
L’on. Nino Minardo: unica soluzione possibile
“Dispiace il fatto che il comune di Scicli sia stato sciolto per infiltrazioni mafiose, ritengo che a questo punto sia stata l’unica soluzione possibile. La scelta del Ministero dell’Interno è mirata a ridare un futuro alla città di Scicli per troppo tempo bistrattata da fatti che hanno umiliato la collettività. Una scelta dolorosa ma inevitabile, è un fatto di straordinaria portata e gravità. La città di Scicli merita rispetto, era necessaria una svolta politica radicale per chiudere una stagione di discredito delle istituzioni democratiche e di delegittimazione della politica. Ora gli sciclitani hanno l’occasione del riscatto e della rinascita lasciandosi alle spalle questa triste stagione”.
La senatrice Padua: Offro mia disponibilità perchè Scicli abbia riscatto e rinascita
Dopo avere appreso la decisione del ministro dell’Interno e del Governo nazionale, la senatrice del Pd, Venera Padua, ha rilasciato la seguente dichiarazione sul caso Scicli:
“Da senatrice del Pd, che vive a Scicli, ho appreso poc’anzi che il ministro dell’Interno ed il Governo nazionale hanno provveduto a sciogliere il Consiglio comunale di Scicli e gli organismi politici di Amministrazione della città. Da tempo abbiamo acquisito dagli organi di stampa consapevolezza delle “gravi” situazioni che intaccano la libertà civile e politica dei cittadini ed abitanti di Scicli. Sono rimasta attenta all’evolversi di fatti, accuse di reati gravi, accertamenti sempre più estesi e riguardanti profili sociali, economici e politici della città. Sono stata accusata di non sottoscrivere appelli e di non difendere la città dalla mia posizione politica ed istituzionale: quasi una sorta di deus ex machina della tragedia greca, che avrebbe dovuto trasformare la tragedia in commedia od operetta.
Ma la correttezza della mia posizione istituzionale è stata ed è quella di rispettare il lavoro ed i compiti dei diversi organismi dello Stato e delle sue istituzioni. E ciò anche in un momento come questo, in cui la mia città di origine e di vita personale, familiare e ricca di amici onesti e lavoratori silenziosi ed efficaci, subisce l’onta dello scioglimento delle istituzioni politiche ed amministrative, perché intaccate da vicende illegali e “mafiose”. La realtà, ove accertata, non va negata; anzi è quella realtà negativa e difficile da digerire a spingerci – come cittadini e come soggetti delle istituzioni – a cercare di togliere il “male” per rispondere con la limpidezza di azioni, di pensiero, di rapporti personali e sociali. Offro la mia piena disponibilità, da cittadina e da senatrice della Repubblica, perché Scicli abbia la possibilità concreta del riscatto e della rinascita. Il turbamento che attraversa il nostro pensare diventi fonte di “vita nuova” per ciascuno che vive o dimora o lavora a Scicli e per l’intero magnifico territorio da cui è costituita questa che è una tra le più belle città del mondo. Invito tutti, cittadini ed istituzioni sociali e associazioni, a riprendere un cammino interrotto e turbato. Non mi sottrarrò alle domande ed alle possibili iniziative culturali, prima ancora che politiche, economiche e sociali per risanare il “male” che ci ha attraversati e rendere sana la vita personale e collettiva”.