Idee per Ragusa: “I cinquestelle dimenticano le regole democratiche e gli onorevoli di Grillo bacchettano i propri attivisti”
“Il comunicato degli onorevoli regionali e nazionali del M5S contro il Movimento RagusAttiva, sancisce, una volta per tutte, la fine della democrazia all’interno del Movimento di Grillo a Ragusa. Infatti con quella nota si ‘ribadisce in maniera definitiva e, ci auguriamo, esaustiva, che gli unici soggetti chiamati a rappresentare in pubblico il movimento 5 stelle nella città di Ragusa sono il sindaco ed i consiglieri eletti’ e nessun altro”. Dichiarano in una nota gli esponenti di Idee per Ragusa.
“Quando i Cinque stelle proruppero sulla scena politica italiana dovemmo familiarizzare piacevolmente con concetti quali democrazia partecipativa e Meetup, e con il ruolo fondamentale che questo avrebbe dovuto svolgere nei confronti degli eletti ossia dei portavoce pentastellati. Oggi, invece, scopriamo che il dissenso non è contemplato, a dire il vero non è ammessa nessuna critica”.
“Sarebbe il caso che i firmatari di quel comunicato, piuttosto che lanciare anatemi contro questi ‘dissidenti’ o contro chi critica l’operato dell’Amministrazione Piccitto, iniziassero ad occuparsi del perché la meritocrazia è rimasta solo una speranza, del perché il sindaco preferisce le nomine fiduciarie alla valutazione dei curricula. Come mai questi onorevoli non si preoccupano dei nove esperti nominati in soli 15 mesi, addirittura uno esperto per la comunicazione web, come giustamente ha fatto notare il settimanale L’Espresso riprendendo una nostra lettera aperta al sindaco. Perché tanta ricerca di visibilità quando poi è impossibile incontrare il sindaco, potergli parlare vis-à-vis, e se per caso, pensiamo agli anziani, non si possiede un pc? Come mai questi onorevoli non si occupano o non si preoccupano delle 120 proroghe, delle continue gare che vanno deserte, di un centro storico che muore o più semplicemente della totale mancanza di strategia politica?”
“A questo punto – chiude la nota – non si riesce a capire cosa differenzia il Movimento cinque stelle dalla vecchia politica, dai vecchi partiti tanto osteggiati e vituperati. Anzi lì, la democrazia, il dibattito interno, il confronto, che diventava a volte pure scontro, erano la linfa vitale del partito, qui il dissenso non ha casa, non sono ammesse critiche, chi lo fa viene stigmatizzato e magari espulso solo perché ha ricordato i principi fondativi dei Cinque stelle. Questo è il Movimento di Grillo e sono i 5 stelle a Ragusa, che hanno dimenticato qualsiasi forma democratica. Ormai, però, siamo al conto alla rovescia. I ragusani si stanno rendendo conto di chi governa la loro città. Non diamo nessun consiglio al sindaco, visto che non gli interessano, ma continueremo a vigilare e a denunciare questo modo di fare politica, fuori e dentro l’Aula consiliare, perché a rimetterci sono sempre i cittadini”.