Livio Tumino (Lab. 2.0): “L’ass. Corallo dovrebbe porre più attenzione al decoro urbano”
“Non è prassi del Laboratorio Politico Culturale 2.0 occuparsi di segnalazioni di perdite d’acqua, rottura di marciapiedi, di tombini e quant’altro sia di competenza dei relativi uffici comunali, dato che spesso basta effettuare la dovuta segnalazione telefonica oppure utilizzare il nuovo canale telematico “Comuni-chiamo” per vedere risolta la problematica nel giro di poche settimane”. Dichiara Livio Tumino vicepresidente del Laboratorio 2.0.
“Tuttavia – prosegue Tumino – quando questi fenomeni assumono una ridondanza ciclica, vuol dire che ci sia qualcosa di più di un semplice guasto. Il 01.07.2014, utilizzando il canale Comuni-chiamo, ho personalmente segnalato la rottura di una condotta idrica in via Ettore Fieramosca, all’altezza di un recente allaccio idrico realizzato da un privato. Malgrado nel sito il guasto risulti non ancora sistemato, in realtà dopo qualche settimana la perdita fu ripristinata. Due interrogativi già sorgono: perché la procedura Comuni-chiamo non funziona a dovere dato che la segnalazione sul sito è ancora aperta? Chi ha pagato per sistemare il guasto?”
“Passata l’estate, è già da qualche settimana che sempre in via Ettore Fieramosca si ripresenta lo stesso problema ma in due punti diversi, anche questi ultimi in corrispondenza di recenti allacci privati alla rete idrica. Anche in questo caso è stato segnalato il guasto agli uffici, ma qui gli interrogativi sono altri: come può essere che nel giro di pochi mesi accadano tre diversi guasti identici? Chi supervisiona i lavori che i privati mettono in essere sui luoghi pubblici per garantire che siano a regola d’arte? Chi pagherà per il ripristino delle condotte idriche?”
“Un ultimo aspetto – prosegue Tumino – riguarda il ripristino allo stato originario dei luoghi dopo le varie opere di allaccio idrico/ fognario/ telematico/ telefonico. Abbiamo una città percorsa da infinite cicatrici, talune ricoperte d’asfalto, altre da materiali diversi, TUTTE che creano avvallamenti e sconnessioni del manto stradale che minano la sicurezza dei cittadini e che mettono il Comune in condizione di essere frequentemente citato in giudizio per il rimborso del danno”.
“Sarebbe il caso, come è già stato fatto in altri comuni d’Italia tipo Bari, di prevedere in caso di lavori sul manto stradale, un lotto minimo di rifacimento dello stesso, vale a dire una metratura sufficiente a garantire l’utilizzo di quei macchinari, come i rulli compressori, che possono garantire i futuri e altrimenti sicuri smottamenti, avvalli o crepature. Invitiamo l’assessore ai Lavori Pubblici, Corallo, a farsi promotore di una simile modifica ai Regolamenti comunali e ci dichiariamo sin da oggi disponibili, tramite le nostre Commissioni di studio, a fornire tutto l’aiuto tecnico ed amministrativo necessario in tal senso. Nel frattempo stiamo preparando un Ordine del Giorno sull’argomento, che il nostro portavoce in Cosiglio, Sonia Migliore, presenterà quanto prima in Comune”.