Un rarissimo pesce Luna al Museo di Storia Naturale di Comiso
Si tratta di un pesce che può raggiungere dimensioni notevoli. L’esemplare che si trova a Comiso è lungo 280 centimetri e alto 230 centimetri. Il conservatore del museo comisano Gianni Insacco ha precisato che questo esemplare è stato ritrovato a Cervia, in provincia di Ravenna, il 24 marzo del 1999, pesava 900 chilogrammi. Si è trattato del secondo ritrovamento in Italia e forse, relativamente alle sue dimensioni, il terzo nel mondo.
“Il reperto è stato preservato dal Museo di Storia Naturale di Faenza – ha dichiarato lo stesso Insacco –, affidato alle cure del tassidermista Ermanno Bianchi. In seguito, il museo di Faenza, per ragioni di allestimento, ha deciso di cederlo al nostro, grazie soprattutto all’interlocuzione in atto tra i due musei da lunga data. L’iter per l’acqusizione dell’esemplare è stato lungo e laborioso e si è arrivati all’epilogo positivo in virtù del coinvolgimento di Banca Agricola Popolare di Ragusa e SCAR Modica. Il Pesce luna è di estrema importanza scientifica e rappresenta un’opportunità per potenziare il patrimonio del museo di Comiso, nonché una rilevante attrattiva”.
“E’ con vivo compiacimento che possiamo mostrare al pubblico un esemplare così raro – ha commentato il sindaco Filippo Spataro -. L’acquisizione del Pesce luna, quella di altri reperti ugualmente rari, di recente un granchio gigante, consolidano il Museo di Storia Naturale di Comiso tra i più interessanti dell’intero Meridione, rendendolo meta d’obbligo non solo per il turista colto ma anche per chi è sempre alla ricerca di nuove e insolite cose da vedere. Meritoria appare l’opera di chi concretamente ha reso possibile l’acquisizione dell’esemplare che d’ora in poi rappresenta una delle gemme del nostro museo che davvero merita di essere visitato per la varietà, la qualità e la rarità dei reperti in esso custoditi”.