Laporta: “Ialacqua faccia il docente a scuola e non in Aula consiliare”
Dopo la sortita, a nostro modo di vedere infelice, di Carmelo Ialacqua sulla candidatua di Angelo Laporta, alla vice presidenza del Consiglio Comunale, la risposta dell’esponente di Territorio non si è fatta attendere.
“Certo, sentire dire dall’esimio collega, il prof. Ialacqua, che il mio nome non sarebbe stato all’altezza per il ruolo di vicepresidente del Consiglio comunale, quando mai ho dato adito, ogni qualvolta sono stato chiamato a sostituire il presidente Iacono, a richiami di qualsivoglia tipo da una parte e dall’altra dell’aula, proprio perché ho cercato sempre di essere sopra le parti, mi ha fatto ribollire il sangue in quanto, al contrario di Ialacqua, quando intervengo, stavolta nel ruolo di consigliere di opposizione, lo faccio tenendo conto di tutte le emergenze che si ravvisano in città e che hanno bisogno di essere sanate. Mentre c’è chi si lascia andare a valutazioni che ritengo senza senso”. Lo dice il consigliere comunale di Territorio, Angelo Laporta, facendo riferimento a quanto accaduto l’altro ieri pomeriggio in aula a palazzo dell’Aquila e nello specifico alle procedure per l’elezione del vicepresidente del civico consesso. “Ecco perché – continua Laporta – avere preso atto delle dichiarazioni di un consigliere comunale che, in un anno di attività, l’unica cosa che è riuscito a proporre è legata all’iniziativa denominata “Nonni sul web”, mi fa chiedere che cosa ci facciano in qui certe persone che, pur parlando in maniera forbita e poco colorita, al contrario di quello che faccio io, non si rendono conto che, però, il benessere comune, con tutto il rispetto per i nonni on line, è forse la cosa a cui tutti dovremmo pensare in maniera più pregnante. Sul benessere comune occorre adoperarsi, senza se e senza ma. Riuscendo ad incidere il più possibile sulle scelte dell’Amministrazione comunale. Per i primi mesi di attività, Ialacqua è stato allineato sulle scelte della Giunta municipale. Ora comincia a prendere qualche volta le distanze ma piuttosto che indirizzare le proprie critiche politiche nei confronti dell’esecutivo si lascia andare a valutazioni simili e va a sindacare sull’essere all’altezza o meno rispetto ad un determinato ruolo. E chi è Ialacqua? Il censore delle istituzioni di casa nostra? E’ colui che dice chi va bene per una specifica posizione e chi, invece, no? Sinceramente non ho compreso questa presa di posizione. Che mi conferma, ancora una volta, che il rappresentante del movimento Città in aula ci sta per testimoniare un progetto di cui non ha neppure lui le idee ben chiare. Ribadisco: le risposte dobbiamo darle alla gente. Purtroppo, invece, c’è chi ritiene che le risposte ce le dobbiamo dare tra di noi. Anche a costo di sembrare sprezzanti. Mi dispiace per il prof. Ialacqua. Ma questa è una lezione che non accetto. Potrà fare il docente a scuola. Non tra i banchi del Consiglio comunale. Qui è tutta un’altra storia. E mi rammarica che il consigliere Ialacqua ancora non se ne sia reso conto. Lui e il suo movimento, in dieci mesi, hanno recitato solo la parte di “yesmen” nei confronti della Giunta e non hanno mai inciso su alcuna scelta fatta. Hanno subito solo quelle dettate dall’Amministrazione Piccitto. E, come se non bastasse, lo stesso Ialacqua, mentre all’inizio della seduta dell’altro ieri aveva sottolineato l’animosità, oltre che del sottoscritto, anche della candidata della maggioranza, appena quest’ultima è stata eletta, ha subito cambiato marcia dicendo che era soddisfatto per l’elezione e che la stessa avrebbe interpretato al meglio il proprio ruolo. Alla faccia della coerenza”.