Sen. Mauro: “L’entusiasmo è quello del ’94”
“Il meeting di Forza Italia a Ragusa, con il quale abbiamo festeggiato la nascita del partito nella nostra provincia, è servito a dimostrare che oggi c’è lo stesso entusiasmo di quando abbiamo iniziato vent’anni fa”. Lo dichiara il sen. Giovanni Mauro a conclusione dell’incontro che si è svolto al Mediterraneo Palace Hotel di Ragusa, con la partecipazione del coordinatore regionale di Forza Italia sen. Vincenzo Gibiino, dell’on. Gianfranco Micciché, dell’on. Stefania Prestigiacomo, del vicepresidente del gruppo Forza Italia all’Ars Vincenzo Figuccia, del parlamentare europeo Salvatore Iacolino.
“Stiamo rifondando un partito – dichiara Mauro – che già in passato ci ha consentito di ottenere successi politici e che ha rappresentato per la provincia di Ragusa uno strumento grazie al quale quest’area di Sicilia è stata protagonista dei processi economici della nostra Isola”.
“Tra i numerosissimi che hanno partecipato – aggiunge entusiasta – ho visto persone che provengono da storie diverse, ma che considero come dita di un’unica mano che si stringono insieme per esprimere tutta la forza necessaria a sbattere il pugno sul tavolo e svolgere con maggiore determinazione il ruolo di opposizione nei confronti del Governo Renzi o del Presidente Crocetta oppure, ancora, dell’amministrazione ‘a cinque stelle’ di Ragusa”.
“Da oggi – conclude – offriamo ai militanti e ai simpatizzanti di Forza Italia un luogo dove tornare a fare politica, a guardarci negli occhi, a confrontarci sui numerosi temi di fondamentale importanza per il Paese per affermare la nostra presenza con i Club Forza Silvio e i Circoli locali di Forza Italia”.
Io vorrei capire quali nuove proposte politiche può portare gente come Mauro che è in politica fin dal ’94, come lui stesso dice. Le politiche della destra, con fortune alterne nel corso degli ultimi 20 anni, hanno prodotto quello che è sotto gli occhi di tutti. Oggi va di moda dare la colpa all’Europa, ma non dimentichiamo che se non abbiamo una politica industriale, una politica fiscale a portata di cittadino, una politica della famiglia che sostenga i giovani, oltre allo sfacelo della giustizia, non è certo colpa di qualche autorità straniera. Si tratta del frutto dell’andare avanti a tentoni in cerca del consenso elettorale a breve termine e del rincorrere sempre i sondaggi per fare in modo che non venga mai a mancare il consenso per foraggiare le solite politiche clientelari di cui sappiamo fin troppo.
Questo ritorno al passato (specie poi per Mauro che ultimamente è stato addirittura costretto a farsi eleggere altrove) appare come l’ultimo colpo di coda di un potere morente che non riesce a rassegnarsi di avere fallito la propria missione e che forse deve restituire il futuro ai suoi legittimi proprietari.
Che si citi il ’94 non è che la conferma di un qualcosa che deve rimanere confinato in un periodo storico in cui tutto era diverso.
Accontentatevi dell’entusiasmo perchè i voti del ’94 non li avrete mai più! (per fortuna)