Rimborso idrico
Questa è buona. Un consigliere del M5S ha preso a cuore la questione dei tanti cittadini che lo scorso anno a causa dell’inquinamento di alcune falde acquifere hanno dovuto approvvigionarsi d’acqua potabile a proprie spese. Fatti i calcoli ogni cittadino della parte alta della città ha sborsato qualche centinaia di euro al mese per avere l’acqua in casa. La colpa è stata data atutti e a nessuno ma alla fine i soldi sono usciti dalle tasche di una parte dei ragusani. Ora l’idea di Stevanato del 5stelle è la seguente: Assicurare un rimborso almeno parziale sul ruolo acqua a tutti i cittadini che lo scorso anno hanno dovuto sostenere delle spese per garantirsi l’approvvigionamento idrico tramite autobotti private, nei mesi della sospensione dell’erogazione dai pozzi B e B1, che erano risultati inquinati. È questa la proposta che, a nome del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Ragusa, ho portato all’attenzione dell’amministrazione comunale, ben sapendo che proprio in questi giorni è in fase di predisposizione il ruolo 2013 e che sarebbe assurdo procedere ad un calcolo dei consumi senza tenere conto di questa circostanza e dei disagi che buona parte dei cittadini ragusani, tanto del centro quanto delle periferie, sono stati costretti a subire, in alcuni casi raggiungendo picchi di vera e propria esasperazione, cui la gestione comissariale del Comune ha in quel frangente saputo far fronte solo fino a un certo punto.
La nostra proposta è quindi che, prima di completare la fase di elaborazione e spedizione delle bollette, l’amministrazione predisponga delle misure per consentire un recupero delle spese sostenute.
In questo modo il Comune dimostrerà non solo di saper venire incontro alle legittime esigenze dei cittadini e alle aspettative sul riconoscimento dei loro diritti, ma dimostrerà anche di credere nel fatto che l’acqua sia un bene pubblico, a cui i cittadini devono poter accedere a tariffe ragionevoli e controllate dall’ente, senza doversi sobbarcare ulteriori costi. Vediamo come va a finire. Ma si tratta di almeno 100 euro.