La Migliore: “Le Reti d’impresa sono una necessità”
La costituzione delle reti d’impresa è una necessità non più rimandabile. Per Sonia Migliore (Udc) è uno strumento indispensabile se si vogliono contrastare gli effetti di una congiuntura economica devastante. Il momento di recessione che stiamo vivendo sta erodendo ogni giorno il tessuto economico ed imprenditoriale del nostro territorio, un costo troppo alto, un costo che non possiamo permetterci di pagare. Sono queste le motivazioni che hanno spinto il consigliere a ritirare la sua mozione per ripresentarla sotto forma di proposta di deliberazione consiliare. “Ho deciso di ritirare la mozione – scrive la Migliore – per evitare il rischio di farle fare la stessa fine delle altre mozioni, vale a dire una bocciatura immotivata. Con la proposta di deliberazione consiliare, caldeggiata da Confindustria, Cna, Confcooperative e da altre associazioni di categoria con cui abbiamo in mente di organizzare momenti di confronto e di dibattito pubblico, la materia sarà trattata prima in commissione e solo dopo un attento studio la stessa approderà in Consiglio per essere messa ai voti”.
L’aggregazione tra imprese, attraverso lo strumento del contratto di rete, è una strategia imprescindibile per preservare ed accrescere la competitività delle aziende e dell’area di riferimento. Questo progetto interassociativo, che sarebbe caratterizzato dalla creazione di una importante cabina di regia del Comune su una base costituita dalle imprese con la creazione delle cosiddette “Reti d’impresa”, deve esser messo al riparo dalle scaramucce politiche, bisogna che lo si approvi quanto prima con una convergenza di intenti quanto più ampia possibile.
“L’ipotesi del progetto, così come la stiamo presentando – conclude Migliore – potrebbe immaginare quattro grandi settori di filiera. E’ chiaro che stiamo cercando di portare sul nostro territorio il modello di una esperienza che ha già funzionato per il verso giusto in altre zone del Paese con la possibilità di accedere per le stesse Pmi ad un numero superiore di contratti. Riteniamo che in questa fase così difficile per la nostra economia si tratti di uno strumento che ci aiuterà a venire fuori dal tunnel”.