L’appello di Cosentini
Il momento richiede una partecipazione completa della gente iblea ai progetti di rinascita. E Giovanni Cosentini, uno dei candidati a sindaco di Ragusa, appoggiato dal movimento Territorio e da altre liste civiche, lancia un primo messaggio sulla necessita di collaborazione “Sento il dovere, non formale ma con sincera gratitudine, di ringraziare tutti coloro che, dopo l’ufficializzazione della mia candidatura a sindaco di Ragusa, stanno collaborando per la migliore riuscita di un progetto che, pur partendo dalla continuità amministrativa, metterà in campo importanti elementi di novità”. Ma è necessario guardare al futuro con senso di responsabilità e il candidato rivolge un accorato appello non solo alle forze politiche ma anche ai rappresentanti della società civile, del mondo culturale e imprenditoriale, delle associazioni di volontariato, affinché, assieme, si possa costruire un progetto che parta dal basso, raccogliendo le istanze della cittadinanza, facendo tesoro dei passi positivi compiuti negli ultimi sei anni. ” Un progetto che vuole partire dal completamento delle numerose opere pubbliche già avviate ma che deve, soprattutto, tendere ad interpretare i nuovi bisogni e le nuove emergenze della città, dichiara Giovanni Cosentini, sappiamo che non è un percorso facile quello che ci attende. Ma le sfide non ci spaventano. Insomma un appello abbastanza generico che forse doveva essere più diretto. Oggi in molti hanno un quadro della situazione molto critico e le amministrazioni, tutte vengono ritenute colpevoli di queste difficoltà. Prima di tutto bisogna guardare alla parte economica e dare fiducia ai settore che hanno nel passato sostenuto il peso di tutta la comunità. Ad incominciare dalla industria ragusana, ormai senza obiettivi e senza coraggio, dalla agricoltura oberata dalle tasse e dalle responsabilità per finire all’artigianato che langue anche per mancanza di liquidità e di pagamenti. Questo deve essere messo in campo e individuare le formule migliori. Poche parole e molti fatti.
Meglio essere chiari! Altro che CONTINUITA’, ci VUOLE ASSOLUTA DISCONTINUITA’. Ma come si può lanciare un appello alle forze sociali della città, invece di ritirarsi in buon ordine, dopo aver calcato la scena per un ventennio, essere stato assieme ad una maggioranza bulgara che poteva farte e disfare ciò che voleva, nell’amministrazione che ha ridotto assieme al suo ex sindaco, Ragusa allo stato attuale? Noi abbiamo la coscienza pulita politicamente e programmaticamente! Noi siamo destinati a governare Ragusa!… Mi dispiace per i potentati politici di altri tempi… spero vivamente che qualcuno critichi il mio commento…
DISCONTINUITA’ ASSOLUTA CI VUOLE PER RAGUSA! TUTTO IL CONTRARIO DI QUELLO CHE RAPPRESENTA IL CANDIDATO DELL’EX SINDACO… ALTRO CHE CONTINUITA’…
Criticare è la cosa più facile. Partire da quello che si è fatto nel passato e riconoscere che molto si deve ancora fare è sicuramente meglio che partire da ZERO senza alcun programma.
Scusa, Filippo, sono certo che questa domanda te l’aspetti. Tu eri candidato con la lista Di Pasquale Sindaco nel 2011 dopo essere stato candidato di Alleanza Popolare per Vicari nel 2006. Come mai non hai invocato questa discontinuità all’atto della tua candidatura in occasione del secondo mandato di Di Pasquale?
Caro Signor Criscione, ma cosa si è fatto di buono per Ragusa in questi anni di sindacatura Dipasquale? io ho visto solo rotatorie e parcheggi…strade dissestate (penso che le trazzere delle nostre campagne siano delle meravigliose autostrade!!!!), acqua inquinata e non si è venuto a sapere da ora di cosa si riversava nei terreni!!…un degrado sociale e culturale che fà veramente rabbrividire. La Sua riflessione mi fà veramente paura perchè continuare su questa continuità di distruzione e degrado equivale a ditruggere la nostra bella Ragusa fiore all’occhiello della provincia ma di questo passo non rimane ne anche l’occhiello!!! Corrado Arezzo.