Crisi idrica a Ragusa: Il commissario scrive all’ASP:
Il problema dell’acqua oggi a Ragusa ha raggiunto il suo culmine. Dopo la chiusura di due pozzi per inquinamento buona parte della città non riceve acqua da circa 4 giorni. I cittadini sono costretti ad acquistare l’acqua dai trasportatori provati che hanno prezzi oscillanti tra i 70 ed 80 euro per un’autobotte grande. Abbiamo chiesto al Commissario del Comune di darci alcune informazioni in merito e la sig.ra Rizza ha assicurato che sta facendo tutto il possibile. Intanto possiamo dire il Comune sta cercando di intervenire con i propri mezzi di approvvigionamento ma le richieste sono tantissime. E così già da oggi il settore protezione civile comunale dovrà pensare a rifornire gli enti pubblici come gli ospedali, le scuole o gli uffici mentre il settore idrico penserà ai condomini e alle case private. Intanto sappiamo che il Commissario ha scritto all’ASP n°7 di Ragusa, al Laboratorio di Sanità Pubblica viale Sicilia e al Servizio Alimenti e Nutrizione una lettera nella quale si dice: è noto l’acqua proveniente dai pozzi in oggetto è stata momentaneamente deviata al fiume Irminio a causa del livello di ammonio verificato sabato 19 gennaio u.s. Nei giorni successivi sono stati effettuati dei prelievi con cadenza giornaliera, fino alla giornata odierna, per verificare lo stato dei pozzi. Dalle analisi effettuate dal Laboratorio di Sanità Pubblica, risulta che il livello di ammonio in entrambi i pozzi è al di sotto del limite massimo. Considerato che detti pozzi B e B1 rappresentano il 20% dell’approvvigionamento idrico per la distribuzione in rete, si sono verificati notevoli disagi per la cittadinanza. Visto che non è possibile sopperire in alcun modo alla carenza di acqua determinata dal mancato apporto dei suddetti pozzi. Considerato che le analisi confermano ancora stamane la bontà della qualità dell’acqua, si chiede alle SS.LL. di autorizzare questo Comune ad immettere l’acqua dei pozzi B e B1 nella rete idrica cittadina. La risposta a questa richiesta dovrebbe arrivare entro martedi mattina. Se le analisi saranno favorevoli i pozzi verranno subito riaperti e si potrà nuovamente rifornire i serbatoi di San Luigi e del Selvaggio mettendo fine alla situazione di crisi. Resta però la questione della prevenzione. Infatti ci siamo accorti che questi problemi vengono fuori da particolari condizioni. Il Comune sta valutando anche la possibilità di intervenire nelle zone ad alto insediamento agricolo e zootecnico costringendo gli operatori a effettuare delle opere di bonifica e di sistemazione delle concimaie che sembrano tra le maggiori cause dell’inquinamento di questi giorni.