Il Picnic Urbano in Piazza San Giovanni
Tanta partecipazione di cittadini e di organizzazioni che si occupano di centro storico e tanto interesse per il confronto stesso che si è sviluppato durante la manifestazione Picnic Urbano di ieri in Piazza San Giovanni. Un mix di colori, di condivisione, di socialità e di voglia di stare insieme. Il tutto in un contesto di arte, musica, libri, laboratori per bambini e famiglie, arricchito dalla presenza graditissima di piccoli artigiani e di produttori locali. Un ottimo successo, quindi, per la manifestazione realizzata su impulso del Movimento 5 Stelle Ragusa e in particolare della deputata regionale Stefania Campo. Una prima edizione che ha aperto il percorso per un inedito dibattito collettivo e popolare, nato dal basso, per affrontare le problematiche che il centro di Ragusa si trova, da alcuni anni, a dover fronteggiare. Forte e decisa la volontà di non subire passivamente il declino del cuore della città e varie le considerazioni espresse durante questa prima conversazione. “Questa prima edizione di Picnic Urbano deve essere intesa come un nostro primo contributo, che si aggiunge a tutti quelli degli altri soggetti che attualmente tengono in vita il centro storico di Ragusa superiore, per iniziare a dare voce a chi il centro lo abita, a chi in centro ci lavora e a coloro che hanno deciso di tornarci perché la sua rigenerazione e rivitalizzazione è un punto prioritario nella nostra agenda politica. Riportare i servizi essenziali e uffici strategici per il tessuto sociale, riqualificare il patrimonio storico, consolidare politiche abitative che agevolino le coppie, creare i presupposti per dare aiuto a chi non ha mai abbandonato le attività commerciali nonostante momenti di difficoltà, attivare spazi culturali ma anche riattivare spazi verdi che diano un’offerta costante tutto l’anno e rafforzare i grandi eventi culturali che già si sono dimostrati un successo in termini di partecipazione: sappiamo che non è facile ribaltare le condizioni attuali, ma la politica non ha altra funzione concreta se non quella di tracciare e determinare il futuro delle nostre comunità. Solo così si può mettere in atto quell’inversione di tendenza che negli ultimi anni ha causato lo spopolamento e la chiusura di tante attività. Questa è la sfida che vogliamo vincere insieme a tutti coloro che come noi ci credono”.