Comiso nel futuro. Prossimo o remoto?

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La città e la provincia di Ragusa dal punto di vista dei collegamenti sono sempre stati, diciamo così, limitrofi, insomma ai confini dello stato, e se questo da una parte ha favorito la conservazione dell’ambiente tipico, ha però frenato lo sviluppo economico e anche turistico. Eppure negli ultimi anni qualcosa si è fatto senza, purtroppo, riuscire a colmare il …gap anche a causa di errori molto evidenti e riconosciuti da tutti. In questi giorni tutti parlano di aeroporto, spesso male e senza le giuste informazioni. Lo scalo è stato danneggiato, mortalmente, da errori di gestione proprio nel momento in cui avrebbe potuto rilanciarsi dopo il covid e altre difficoltà. E’ quindi difficile recuperare in poco tempo. Pigliarsela con l’intero  mondo, ora, non serve più a niente. Sulla colpevole e complice indifferenza della politica di allora nessuno disse niente e nessuno indagò sulle vere responsabilità (addirittura una interrogazione parlamentare dell’on Campo, non venne mai discussa all’Ars e gettata nella spazzatura). C’erano di sicuro degli accordi per favorire dei vettori, in particolare, ma la cura si è rivelata peggiore della malattia. Il comitato ha fatto un buon lavoro diventando una star del web con decine di migliaia di visualizzazione ma non ha saputo chiudere il cerchio  volendo spalmare le responsabilità su tutti e tutto senza arrivare al cuore del problema. E questa pressione mediatica ha però prodotto dei risultati positivi che speriamo di vedere a medio termine. La Regione e la Provincia hanno messo a disposizione dei fondi, (non la Sac che, in teoria, avendo risparmiato quei milioni che doveva dare alla Ryanair, avrebbe avuto i soldi e le motivazioni per intervenire) ma ci vuole tempo, Sappiamo che al bando del Libero Consorzio hanno partecipato un paio di compagnie ma, a quanto pare, si aspetta la convocazione dell’ennesimo tavolo di esperti per fare le giuste scelte. Sarebbe interessante sapere chi saranno  questi esperti e con quale squadra giocano ( guarda il caso del Castello di Donnafugata). E il tempo passa! Mentre Crocifisso e Prelati depongono mazzi di fiori alla memoria dello scalo, C’è da registrare qualche timido tentativo autonomo, quasi una sfida, di utilizzare Comiso che, ha detta delle compagnie, attualmente,  non riesce a “generare traffico”. Quelli del charter dell’Egitto hanno così rinunciato subito proprio perchè l’aeroporto non gode di una buona reputazione. C’è la Neos che fa un volo la settimana per Verona e per Malpensa. Di certo ci sarà Wizzair per Tirana , 2 volte la settimana, e il volo da Lille. Insomma la prospettiva non è molto buona, per ora. Del bando della Cam Com riservato al traffico internazionale si sa che hanno partecipato  3 compagnie tra cui EasyJet che aveva un volo da Comiso per Malpensa che andava bene. Sarà importante capire che tempi occorreranno. Spero che si possa fare qualcosa  per l’estate ma è difficile considerando che una nuova tratta deve essere pubblicizzata e messa in vendita e servono dei mesi. Infine la continuità territoriale. La più accreditata a scendere in campo è Ita. Non dimentichiamo che il presidente della compagnia è un siciliano, quel generale Pappalardo, uomo di Fratelli d’Italia, che ha ricoperto la carica di assessore al turismo al tempo di Musumeci. Con lui sarebbe possibile un’interlocuzione tramite i colleghi di partito iblei. L’Ita potrebbe, nelle more, fare qualche collegamento per Roma e Milano, che d’estate tirano sempre, per non lasciare deserto lo scalo.  Sono speranze,  è vero, ma non posso credere che quest’aeroporto, per il quale mi sono battuto per anni, debba morire così. E’ però importante creare condizioni positive. Sappiamo tutti quello che è successo ed è inutile insistere sulla desolazione, sulla inadeguatezza della politica, fare post e video, e così via. Ora bisognerebbe parlare prima di tutto di collegamenti con le città  vicine e abbiamo un po’ di tempo a disposizione. Il comitato ha contattato  tutti sindaci del circondario che hanno manifestato al loro solidarietà. A parole! Ora servono i fatti.  I sindaci devono metterci qualcosa in termini di servizi, di collegamenti, di comunicazione,  di promozione. Capisco che Fontanarossa è più appetibile per esporre ceramiche ma Comiso deve crescere e occorre un progetto speciale. Servono proposte positive in attesa di un futuro che potrebbe essere buono.. o quasi. Il tutto in attesa della privatizzazione che  sarà una punto cruciale, una svolta della quale al momento non abbiamo alcuna idea.

di Direttore19 Mag 2025 12:05
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