Presentato il convegno “LE ARCHEOMAFIE NEGLI IBLEI”

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La odier­na con­fe­ren­za stam­pa di pre­sen­ta­zio­ne del con­ve­g­no “LE AR­CHEO­MA­FIE NEGLI IBLEI LO STRA­NO CASO DEI BRON­ZI DI RIACE E ALTRO AN­CO­RA” che si svolgerà a Ra­gu­sa gior­no 11 Ap­ri­le a par­ti­re dalle ore 09.00 .pres­so  la Chi­esa della Badia in Corso Ita­lia,  ha visto la pre­sen­za del So­prin­ten­den­te ai Beni Cul­tu­ra­li di Ra­gu­sa Dott. An­to­ni­no  De Marco  , dell’As­ses­so­re ai cen­tri sto­ri­ci Gio­van­ni  Gur­rie­ri , dell’am­mi­nis­tra­to­re dele­ga­to di  Con­fe­ser­fi­di Bar­to­lo Mi­lil­li e del Dott. Sa­ve­rio Scer­ra Fun­zio­na­ri ar­cheo­lo­go della So­prin­ten­den­za di Ra­gu­sa.

il Dott. De Marco ha evi­den­zia­to come il con­ve­g­no, pro­mos­so dalla So­prin­ten­den­za e or­ga­ni­z­za­to in col­la­bo­ra­zio­ne con il Co­mu­ne di Ra­gu­sa e Con­fe­ser­fi­di , in­ten­da porre l’at­ten­zio­ne sul fe­no­me­no delle “ar­cheo­ma­fie” e sulle attività il­le­ci­te che tali or­ga­ni­z­za­zio­ni cri­mi­na­li per­pe­tra­ti sul ter­ri­to­rio, in par­ti­co­la­re nella pro­vin­cia iblea.

Tra i ca­pis­al­di dell’attività della So­prin­ten­den­za c’è quel­lo della di­fe­sa del ter­ri­to­rio e della legalità.
Im­pe­g­no per la legalità, che per il Dott. De Marco sig­ni­fi­ca in­tra­pren­de­re un per­cor­so con la società e la volontà di por­ta­re avan­ti in­izia­ti­ve a fa­vo­re della collettività.
L’As­ses­so­re ai cen­tri sto­ri­ci del co­mu­ne di Ra­gu­sa Gio­van­ni Gur­rie­ri ha evi­den­zia­to l’im­por­tan­za del ruolo del Co­mu­ne in ques­to sig­ni­fi­ca­ti­vo even­to di venerdì. L’As­ses­so­re Gur­rie­ri ha sot­to­li­nea­to come l’am­mi­nis­tra­zio­ne co­mu­na­le metta a dis­po­si­zio­ne luo­ghi im­por­tan­ti del cen­tro sto­ri­co come Pa­la­z­zo Ga­ro­fa­lo e la Chi­esa della Badia per attività cul­tu­ra­li e come ciò sia stato pos­si­bi­le gra­zie ai due re­cen­ti pro­to­col­li d’in­te­sa, si­gla­ti con la Cat­te­dra­le San Gio­van­ni Bat­ti­s­ta e con l’Opera Pia Fe­li­cia Schininà

Tutto ciò è in­qua­dra­to in un’ot­ti­ca di crea­zio­ne di mo­men­ti di vivacità cul­tu­ra­le nel cen­tro sto­ri­co.
L’As­ses­so­re Gur­rie­ri ha poi posto l’at­ten­zio­ne sulla forte si­ner­gia e l’im­por­tan­te col­la­bo­ra­zio­ne tra il Co­mu­ne di Ra­gu­sa e la So­prin­ten­den­za, con­cre­ti­z­za­ta­si non solo nel con­ve­g­no di venerdì, ma anche nell’im­por­tan­te mos­tra sugli Egizi a Pa­la­z­zo Ga­ro­fa­lo, che aprirà al pu­bbli­co do­me­ni­ca 13 ap­ri­le.
L’As­ses­so­re Gio­van­ni ha in­fi­ne evi­den­zia­to come tutte ques­te attività cul­tu­ra­li per­met­to­no di di­ver­si­fi­ca­re l’of­fer­ta del cen­tro sto­ri­co anche con una serie di ap­pun­ta­men­ti col­la­te­ra­li che con­sen­ti­ran­no ai cit­ta­di­ni ra­gu­s­a­ni di riap­pro­priar­si di un luogo che per trop­po tempo è stato forse dimen­ti­ca­to.
L’Am­mi­nis­tra­to­re dele­ga­to di Con­fe­ser­fi­di Bar­to­lo Me­lil­li ,ha fatto pre­sen­te come il traf­fi­co di re­per­ti ar­cheo­lo­gi­ci ar­ric­chis­ca le mafie ma im­po­ve­ris­ca la collettività. La Fon­da­zio­ne Con­fe­ser­fi­di sup­por­ta in­izia­ti­ve come il con­ve­g­no sulle “ar­cheo­ma­fie” pro­prio nell’ot­ti­ca di pro­muo­ve­re la ric­che­z­za del ter­ri­to­rio e, nel caso spe­ci­fi­co, la sua di­fe­sa.
Il Dot­to­re Sa­ve­rio Scer­ra fun­zio­na­rio ar­cheo­lo­go della So­prin­ten­den­za di Ra­gu­sa ha in­ve­ce an­ti­ci­pa­to le modalità di svol­gi­men­to del con­ve­g­no che vedrà ses­sio­ni di la­vo­ro sia nella mat­ti­na­ta che nel po­me­rig­gio di venerdì evi­den­zian­do, in­fi­ne come il tema “ar­cheo­ma­fie” sono un tema an­co­ra da sti­mo­la­re nel dibat­ti­to, e un ar­go­men­to di as­so­lu­ta ur­gen­za e attualità.

Il con­ve­g­no che vedrà la par­te­ci­pa­zio­ne di stu­dio­si e gior­na­lis­ti, si pro­po­ne di ana­li­z­za­re al­cu­ni casi stu­dio sull’attività delle ar­cheo­ma­fie nella Si­ci­lia sud- orien­ta­le e nell’area iblea in ma­nie­ra par­ti­co­la­re, par­ten­do da quel­lo che, non a caso, sé stato de­fi­ni­to lo “stra­no caso dei Bron­zi di Riace del loro rin­ve­ni­men­to. In­fat­ti sin dalla sco­per­ta dei due “guer­rie­ri”, nel mare di Riace, in Ca­la­bria, molti dubbi sono stati sol­le­va­ti, da più parti, sulle con­di­zio­ni del rin­ve­ni­men­to e so­pr­at­tut­to pa­rec­chie “di­ce­rie si sono dif­fu­se da un cin­quan­ten­nio a ques­ta parte sulla pre­sen­za di un terzo bron­zo, e di altri bron­zi di dimen­sio­ni gran­di e pic­co­le. Ora una nuova ipo­te­si si fa stra­da e, in par­ti­co­la­re, sem­bre­reb­be av­va­lo­ra­re l’idea di una pro­ve­nien­za “si­ci­lia­na” dei due guer­rie­ri e di un co­in­vol­gi­men­to di­ret­to delle ar­cheo­ma­fie nel loro re­cu­pe­ro av­ve­nu­to, pare, nelle acque si­ra­cu­sa­ne. 

Altri in­ter­ven­ti pro­por­ran­no un’ana­li­si del fe­no­me­no dell’attività di scavo clan­des­ti­no in Si­ci­lia che, a tutt’oggi, si ma­ni­fes­ta come una co­gen­za in ma­te­ria di tu­te­la dei Beni Cul­tu­ra­li e si discuterà su al­cu­ne pro­pos­te di cor­ret­ti­vi da ap­por­ta­re alle norme vi­gen­ti per quan­to al con­trol­lo e al trac­cia­men­to del pa­tri­mo­nio, sì che non possa dis­per­der­si nei nuovi mer­ca­ti orien­ta­li e me­dio­rien­ta­li. 

Il con­ve­g­no al­tre­si si pro­po­ne di fare il punto sull’attività di con­tras­to alle ar­cheo­ma­fie da parte delle Forze dell’Or­di­ne e dei Ca­ra­bi­nie­ri del Nu­cleo Tu­te­la Pa­tri­mo­nio Cul­tu­ra­le cos­tan­te­men­te im­pe­g­na­ti sul ter­ri­to­rio per la sal­va­guar­dia.

di Redazione09 Apr 2025 18:04
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