Il Tar decide di non decidere?
Non abbiamo ancora la certezza della notizia ma a quanto pare il Tar avrebbe deciso di non decidere per quanto riguarda i 4 ricorsi presentati da altrettanti esponenti politici siciliani nel tentativo di annullare le provinciali previste per il 26 aprile. Le elezioni riguardano i consigli dei sei Liberi Consorzi e delle tre Città Metropolitane, nonché i Presidenti dei sei Liberi Consorzi (in quanto i Presidenti delle Città Metropolitane coincidono con i sindaci dei comuni capoluogo). I ricorsi, tutti e quattro, erano patrocinati dall’avvocato Agatino Cariola, professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Catania. Come dicevamo non abbiamo ancora la sentenza ma sembra che i magistrati del Tar abbiano eccepito un difetto di giurisdizione malgrado i ricorsi trattino di un atto amministrativo attinente alla legislazione elettorale. Secondo il giornale in line ” La Nazione Siciliana” le sentenze sosterrebbero che il giudice competente a decidere sulle materie del ricorso sarebbe il giudice civile. La sensazione è che tutti evitino in ogni modo di pronunciarsi sulla questione del voto nelle ex province. La questione centrale posta dai ricorsi redatti dal professore Cariola atteneva alla questione del voto ponderato. Il sistema di voto prevede infatti che i consiglieri comunali e i sindaci votino gli organi delle ex province con voto ponderato, ossia calcolato sulla base del numero degli elettori del proprio comune. Un consigliere della città di Palermo che conta oltre 630.000 abitanti vale quindi ad esempio moltissime volte di più di un consigliere comunale di Sclafani Bagni che ne fa meno di 400. Un sistema di voto – come dice il professore Cariola – più adatto ad un’assemblea di condominio che all’elezione degli organi rappresentativi di un ente locale. Nella seduta di oggi, il Tar, a quanto sembra si è dichiarato incompetente a decidere. Domani si conoscerà formalmente la decisione. Se così sarà e quindi si andrà al voto nella provincia di Ragusa ne vedremo delle belle perchè già abbiamo due candidati Fidone e Ammatuna e siamo in attesa di conoscere quello indicato dal centro destra unito. E infine c’è il sindaco Cassì che ha manifestato più volte la sua legittima aspirazione a fare anche il presidente della provincia dopo aver amministrato Ragusa a lungo.