Quanto è importante lo studio della Terra
Iniziato a Bari il Congresso Nazionale Congiunto della Società Geologica Italiana e Società Italiana di Mineralogia e Petrologia. Sono ben 1000 i geologi giunti nel capoluogo pugliese e saranno 630 le conferenze, 1200 le comunicazioni scientifiche, 53 le sessioni. “E’ fondamentale che la Comunità Scientifica si riunisca, non solo per l’avanzamento e diffusione della conoscenza – ha affermato Carlo Doglioni, Presidente dell’INGV – ma anche per rendersi conto che uniti si riesce a trovare quella forza per far capire, alla società civile, quanto sia importante lo studio della Terra. I geologi svolgono un lavoro molto importante, soprattutto perchè abbiamo bisogno di lavorare contro i cambiamenti climatici e su tutti i rischi naturali. Il ruolo del geologo, anche nel reperimento di materie prime è fondamentale. Questo è un momento di incontro molto importante, in cui si possono scambiare idee ma soprattutto guardare al futuro. Come Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia abbiamo sempre cercato di sostenere la Società Geologica Italiana, proprio perchè riteniamo fondamentale questo sviluppo culturale e quindi vogliamo lanciare grandi progetti che siano veramente di interesse sociale”. “A Bari sono presenti i giovani e i giovani sono il futuro della geologia, della mineralogia, di tutte le discipline nelle Scienze della Terra. Spero che in questo Congresso – ha dichiarato Paolo Mazzoleni, Presidente della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia – i giovani possano trovare fonte di curiosità di interesse per proseguire le loro ricerche in un ambito interdisciplinare e multidisciplinare che spazi in tutti gli ambiti scientifici che necessitano per portare un messaggio di sostenibilità al nostro Pianeta”. “Bisogna raccontare il patrimonio geologico – ha affermato Özlem Adiyaman Lopes, “Senior Manager” dell’ “International Geoscience and Geoparks programme of UNESCO” – e far capire a tutti l’importanza quanto sia fondamentale conoscere la genesi di questo patrimonio”. “E’ importantissimo insegnare la geologia alle nuove generazioni perchè la geologia fa parte di tutti noi. La geologia è bella per chi sa apprezzarla, per chi sa avvicinarsi alla geologia e capirla fino in fondo ma è invece importantissima perchè se noi davvero interpretassimo il paesaggio riusciremmo a capire che proprio da lì noi estraiamo tutto quello che ci circonda. Riusciamo a fare costruzioni grazie alla geologia – ha affermato Luigi Bignami, divulgatore scientifico di Focus – troviamo il petrolio, troviamo i minerali. Troviamo anche quelli che sono alcuni elementi di base della medicina. La geologia sta alla base di tutta quella è l’evoluzione del nostro Pianeta, della nostra Italia, della nostra Penisola. La geologia sta nell’evoluzione di quelli che alcune volte sono anche drammi come ad esempio quando c’è una grande eruzione vulcanica o le grandi inondazioni. Capire tutto questo è fondamentale. Purtroppo però questa conoscenza viene sempre meno trasmessa nelle scuole ed è davvero un peccato”.a caratterizzazione della ricerca all’interno di percorso pedagogici ed educativi. Noi come Università, non parlo solo della mia – ha concluso Bronzini – facciamo moltissimo nell’ambito della Geologia ma c’è ugualmente bisogno di far diffondere questa cultura dei territori. I gesti del quotidiano sono ancora lontani da un’idea di sostenibilità. Oggi la Geologia ha riacquistato una sua centralità e soprattutto quando si interseca con le altre discipline. L’augurio è che tutta questa geologia possa “inquinare” le altre scienze come essere inquinata o contaminata dalle altre scienze. Questa è un’idea di sviluppo”. “Con grande orgoglio la Regione Puglia riceve tanti geologi da tutta Italia che vengono per parlare della scienza, della Terra che vanno di pari passo con la sostenibilità con il tema proprio del futuro sostenibile. Abbiamo bisogno della scienza – ha affermato Serena Triggiani, Assessore all’Ambiente della Regione Puglia – del sapere dei geologi per poter orientare le nostre azioni anche amministrative e le nostre risposte in termini di sostenibilità ambientale, di rispetto della natura e dell’ambiente. Ad esempio, nel 2024, l’acqua è diventata per noi il nostro file rouge che ha unito una serie di azioni amministrazione non solo da parte dell’Acquedotto, del nostro Assessorato Regionale all’Ambiente con la strategia regionale di sviluppo sostenibile che ha puntato il faro proprio sull’acqua e sull’importanza dell’acqua, in un momento in cui c’è tanto bisogno di acqua soprattutto nella nostra regione. Stiamo focalizzando tutte le nostre attenzioni su un Piano di Educazione e di contrasto agli sprechi della risorsa acqua”.