I temi del G7 a Siracusa
Nel 2019 è stato fatto un calcolo, da Coldiretti, che per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in media vanno a remunerare il prodotto agricolo mentre il resto viene diviso tra l’industria di trasformazione e la distribuzione commerciale che assorbe la parte preponderante del valore. L’ocacsione era quella del G7 agricolo di Bergamo in riferimento alla Giornata Mondiale dell’alimentazione della Fao. Sono passati 5 anni ma siamo certi che questa percentuale minima sia scesa ancora di più a causa di varie componenti che conosciamo tutti: dal Covid alla crisi energetica alle guerre. Per garantire la sostenibilità della produzione agricola è necessaria una equa distribuzione del valore mentre il prezzo degli alimenti aumenta quasi sette volte dal campo alla tavola per colpa delle distorsioni e delle speculazioni lungo la filiera, che danneggiano agricoltori e consumatori. La situazione secondo una analisi della Coldiretti – varia da prodotto a prodotto con le situazioni peggiori che si registrano per i trasformati con il grano tenero nei campi pagato meno di 20 centesimi al chilo che arriva a 4 euro al chilo del pane sullo scaffale con un aumento di quasi 20 volte. Tra qualche giorno ci sarà il G7 a Siracusa ma già da come si stanno presentando si capisce che sarà soprattutto un’occasione mondana, una vetrina per la quale si spenderanno tanti soldi ma non si riuscirà a risolvere nemmeno uno dei problemi degli agricoltori. Per dirlo basta guardare le immagini della conferenza stampa di presentazione dell’evento siracusano. Per la Cronaca dal 21 al 29 settembre Ortigia ospiterà più di 150 incontri e convegni animati dalla partecipazione di oltre 10 Ministri ad esponenti delle istituzioni e del mondo agricolo. Un’occasione unica per riflettere, confrontarsi e trovare le soluzioni migliori per tutelare il patrimonio enogastronomico della nostra Nazione, salvaguardare le identità e le tradizioni dei territori scolpiti dal lavoro dell’uomo e offrire a chi opera nel settore agricolo certezze di un reddito adeguato. Saranno presenti circa 200 stand e più di 600 aziende in rappresentanza delle eccellenze nazionali dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore vivaistico/forestale, nonché delle tecnologie innovative connesse a pesca e agricoltura, oltre a stand istituzionali e delle Forze dell’Ordine. L’Africa sarà al centro della prima sessione di lavoro il 26 settembre che vedrà la partecipazione ad Ortigia di una rappresentanza di Ministri dell’agricoltura africani provenienti dalle varie regioni del continente, invitati d’intesa con l’Unione africana. Il processo dell’Agenda post Malabo e l’attuazione dell’Agenda dopo il 2025; gli investimenti nel settore agricolo in Africa e il rafforzamento della cooperazione tra il G7 e l’Africa nel settore agricolo i tre filoni protagonisti del Forum. Ma va bene l’Africa ma come dicevamo non era meglio occuparsi di più di questa povera Sicilia che chiede aiuto per crescere in un settore nel quale è forse la migliore.