Povere Camere di Commercio.
Una volta, ricordo i tempi di Pitino, Roccella, Tumino e ier un po’ anche Cascone la Cam Com di Ragusa era un esempio per tutta la Sicilia. Da Gambuzza in poi il declino. Un dramma per tutto il territorio ma la cosa più grave è che si è arrivati alla fusione con Catania e Siracusa per colpa di qualcuno che ha venduto l’ente in cambio del tradizionale piatto di lenticchie. Le lenticchie crescevano all’interno della Sac e dell’aeroporto di Comiso e quei quattro o cinque per tutti questi anni sono stati proni a raccoglierle. E’ vero che a loro hanno reso bene ma per tutto il territorio è stato un danno quasi irreversibile. A Ragusa però la politica tace. Come tacciono i sindaci per i quali la Cam Com forse è un intralcio visto che hanno mano libera sull’economia locale. Economia che langue del tutto. Nessuno ha detto una parola, ha protestato per il fatto che da 3 o 4 anni non c’è più un consiglio camerale. La solita ignavia ragusana. Ai sindaci interessa fare la stagione estiva, regalare un po’ di soldi agli impresari e godere di fronte a 2 mila persona davanti ad un palco. A Siracusa la situazione deve essere più grave perchè nei locali della Sede Territoriale della Camera di Commercio del Sud Est nei giorni scorsi si è svolto un incontro promosso dalla Consulta delle Associazioni di Categoria di Siracusa (Casartigiani, CIA, CNA, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, CopAgri, LegaCoop, Sicilia lmpresa) ) con il Commissario della
CCIAA del Sud Est Antonio Belcuore e con il Segretario Generale Rosario Condorelli. Tema dell’incontro è stato l’assetto organizzativo e la quantità e qualità dei servizi forniti dalla Sede
Territoriale di Siracusa e le prospettive di soluzione delle tematiche rilevate.
Il Coordinatore della Consulta ha quindi posto sul tavolo la condizione corrente, che vede nella
Sede di Siracusa la presenza ormai di soli 5 dipendenti che, seppur appoggiandosi anche agli uffici di Catania e Ragusa, non riescono ad evadere nei tempi attese le pratiche presentate.
Tra i problemi elencati vi sono la gestione del Registro delle Imprese, dell’Albo delle Imprese Artigiane (la cui amministrazione è da anni a Ragusa) e dei Registri di Carico e Scarico, nonché la
possibilità di avere incontri diretti con i funzionari per discutere le pratiche che presentano particolari criticità.
Il Commissario Belcuore, ringraziando per l’iniziativa dell’incontro e ribadendo la disponibilità
dell’Ente al confronto, ha illustrato il contesto che blocca la possibilità di sostituire il personale che
lascia per raggiunti limiti di età la CCIAA, a causa della norma legata all’invariabilità dei saldi.
Riferisce che il Governo Regionale sta però lavorando per la soluzione dell’annoso problema della spesa pensionistica delle CCIAA siciliane, soluzione che potrebbe liberare ingenti risorse oggi
accantonate dalle CCIAA siciliane per il pagamento delle pensioni. In luglio 2024, infatti, è stata annunciata dall’Assessore Regionale alle Attività Produttive Tamajo una norma specifica a tal fine,
che dovrebbe essere presentata a breve.
Nessun accenno però al blocco della parte gestionale della Cam Com. Al consiglio camerale insomma. Tutto deve restare così come è. Tipicamente siciliano. Le camere di commercio non hanno soldi ne personale e nemmeno idee e se deve andare avanti così è meglio liquidarle. Ma chi lo farebbe considerando che la Cam Com del sud est ha molti debiti ereditati ma nessuna voglia di normalizzare gli organismi di governo.