La legge è uguale per tutti.

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An­co­ra po­le­mi­che sulla ZTL di Ibla. Io mi chie­do ma come vi­ve­va­no a Ibla prima di ques­te be­ne­det­te te­le­ca­me­re? La scel­ta di li­mi­ta­re il traf­fi­co è sem­pre stata vo­lu­ta  da tutte le am­mi­nis­tra­zio­ni dagli anni 2000 in poi. Ma non mi pare che ci fosse tutta ques­ta con­fu­sio­ne. L’ul­ti­ma  tes­ti­mo­nian­za ar­ri­va per let­te­ra dall’este­ro. E il  sin­da­co Peppe Cassì com­men­ta tale
“Come al­cu­ni di voi, ho letto oggi sulle pa­gi­ne del quo­ti­dia­no lo­ca­le la let­te­ra di un tu­ris­ta an­glo­sas­so­ne a me in­di­ri­z­za­ta.
Ogget­to del mes­sag­gio, che pur­trop­po ho ap­preso dal gior­na­le non aven­do­lo mai per­so­nal­men­te ri­ce­vu­to, è la Ztl.
Anzi, come do­vreb­be­ro chiamar­la i veri in­gle­si, la Ltz, ov­ve­ro la “Li­mi­ted Traf­fic Zone” di Ra­gu­sa Ibla.
Cos’è suc­ces­so? Il presun­to tu­ris­ta la­men­ta di aver ri­ce­vu­to una multa per es­se­re en­tra­to nella Ztl dopo aver cor­ret­ta­men­te com­pi­la­to la ri­chies­ta di au­to­ri­z­za­zio­ne on­li­ne, senza però poi ris­pet­ta­re il mi­nu­to esat­to da lui st­es­so in­di­ca­to sul mo­du­lo.
Detta così – per quan­to, co­mun­que, le­git­ti­ma – la san­zio­ne sa­reb­be figlia di una esas­pe­ra­ta pig­no­le­ria.
La ques­tio­ne però è molto più sem­pli­ce. Onde evi­ta­re di ali­men­ta­re il già visto “ter­ro­ris­mo” che nuoce in­nan­zi­tut­to a chi vive e la­vo­ra a Ibla, meg­lio al­lo­ra
spie­ga­re di nuovo come fun­zio­na.
Oltre a tutti gli au­to­ri­z­za­ti (re­si­den­ti, ti­to­la­ri di attività, taxi…) chiun­que con gius­ta mo­ti­va­zio­ne può ac­ce­de­re in Ztl anche quan­do ques­ta è at­ti­va (venerdì, fes­ti­vi e pre­fes­ti­vi, dalle 20.30 alle 02.00) sem­pli­ce­men­te com­pi­lan­do un mo­du­lo on­li­ne dis­po­n­ibi­le in ita­lia­no e in in­gle­se sul sito www.ztlr­a­gu­s­ai­bla.it.
Nel mo­du­lo bi­so­gna spe­ci­fi­ca­re la fa­s­cia ora­ria ogget­to della ri­chies­ta, in­di­can­do ora­rio di in­izio e di fine, ad esem­pio dalle 21.00 alle 00.30. Tutto qui.
Nes­su­no chie­de al tu­ris­ta o al vi­si­ta­to­re di pas­sa­re sotto i var­chi elet­tronici della Ztl spac­can­do il mi­nu­to, ma sem­pli­ce­men­te di ris­pet­ta­re la fa­s­cia ora­ria che egli st­es­so in­di­ca.
Il tu­ris­ta che avreb­be sc­rit­to la let­te­ra am­met­te di es­se­re en­tra­to in Ztl fuori dalla fa­s­cia ora­ria per cui lui st­es­so aveva ri­chies­to au­to­ri­z­za­zio­ne, in­col­pan­do
pa­rados­sal­men­te non sé st­es­so ma la Po­li­zia Mu­ni­ci­pa­le per una man­can­za di tol­le­ran­za di circa 15 mi­nu­ti. Al­lo­ra do­man­do: a parti in­ver­ti­te, nel ci­vi­lis­si­mo Regno Unito un ita­lia­no sa­reb­be o non sa­reb­be stato mul­ta­to per 15 mi­nu­ti? Quan­do mai un tu­ris­ta (che am­met­te il pro­prio torto) si sente in di­rit­to di re­clama­re  tol­le­ran­za al sin­da­co della città che ha vi­si­ta­to sot­to­li­nean­do di aver “la­s­cia­to molto de­na­ro”?
Se pago le stris­ce blu e poi non ris­pet­to il lasso di tempo in­di­ca­to, vengo mul­ta­to o meno?
Non era più fa­ci­le ris­pet­ta­re la fa­s­cia ora­ria che lui st­es­so aveva in­di­ca­to o, an­co­ra più sem­pli­ce­men­te, in­di­car­ne una un po’ più ampia?
Ri­cor­do in­fat­ti che il mo­du­lo può es­se­re com­pi­la­to prima dell’ac­ces­so ma anche du­ran­te o fino alle ore 12.00 dell’in­do­ma­ni, così da non poter pro­prio sbag­lia­re. Pren­dia­mo al­lo­ra il buono di ques­ta let­te­ra: una con­fer­ma di come a Ra­gu­sa le re­go­le ven­ga­no fatte ris­pet­ta­re e di quan­to la nos­tra città sia ap­pre­z­za­ta. Pro­se­gue in­fat­ti così la let­te­ra del tu­ris­ta, tra­do­t­ta: “Voi avete una bella città, un ter­ri­to­rio splen­di­do, un mare pu­li­to e una qualità eno­gas­tro­no­mi­ca di li­vel­lo da­v­ve­ro alto. Ho tras­cor­so in zona cin­que gior­ni da­v­ve­ro pia­ce­vo­li”.

di Direttore16 Ott 2023 23:10
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