Gli stati generali dell’economia.
E’ previsto per venerdi e sabato prossimi l’importante appuntamento voluto dall’assessore Massari per tastare il polso all’economia ragusana nell’intento di capirne le eventuali problematiche e studiare le soluzioni adeguate. Sono previsti interventi di esperti di livello nazionale di vari settori dall’economia all’urbanistica al mondo della cooperazione e delle associazioni. Verrà fuori una radiografia di questa nostra realtà che potrà poi servire per gli interventi che programmano il futuro ibleo.
Arrivano intanto i consensi del mondo sindacale
“L’iniziativa promossa dall’assessorato allo Sviluppo economico del Comune di
Ragusa per venerdì e sabato prossimi, e che tra l’altro ci vedrà partecipare, va nella
direzione che da mesi propugniamo. Quella della creazione di una cabina di regia
che, sul fronte dello sviluppo economico, abbia ben chiare le dinamiche presenti sul
territorio e organizzi strategie conseguenziali. Ben venga, dunque, l’appuntamento di
indizione degli stati generali dell’economia a Ragusa con l’auspicio che questi
possano estendersi a tutto il territorio provinciale”.
Lo dice la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, mettendo
in rilievo come la due giorni in programma alla Camera di commercio si prefigge
l’obiettivo di cristallizzare lo status quo per cercare soluzioni che possano garantire
un rilancio del mondo imprenditoriale e, di conseguenza, anche di quello del lavoro.
“Guardiamo con molto interesse ai contributi che potranno arrivare da questo
articolato momento di confronto – continua Carasi – e ci auguriamo che dallo stesso
emergano degli spunti di interesse tale da far sì che questa esperienza non si esaurisca
solo nella due giorni ma possa proseguire con la creazione di un organismo operativo
che monitori l’andamento delle problematiche connesse all’attività socio-economica
del territorio. Ricordo che l’aumento dei prezzi, nonostante l’inflazione sia più
contenuta rispetto alle scorse settimane, e il fatto, comunque, che non ci sia stato
alcun adeguamento dei salari, costringe i lavoratori a fare i conti con rinnovate
situazioni di sofferenza economica. Ragion per cui è necessario remare tutti assieme
verso la stessa direzione per trovare una soluzione prospettica di ampio respiro che
faccia uscire dal tunnel anche il nostro territorio”.