Con 50 milioni ci fai 3 km di ferrovia. Invece….
Riecco l’amico Riggio. Dopo anni passati alla guida dell’Enac, diventato poi amministratore della Gesap, la società di gestione del Falcone e Borsellino, oggi dall’alto della sua esperienza sentenzia contro i piccoli aeroporti. Non quelli che già ci sono, per fortuna. ma quelli che si può mai pensare di costruire. Lui dice una cosa giusta : I residenti di intere aree della Sicilia fanno fatica a raggiungere gli aeroporti, perché c’è un problema di infrastrutture diverse da quelle aeroportuali”. E non sbaglia di certo. “Il rimedio a questo problema – aggiunge Riggio – non è creare ulteriori piccoli aeroporti in perdita ma fare le strade e le ferrovie. Oggi, l’indice di attrattività turistica della Sicilia è molto basso per via del ritardo infrastrutturale. Da queste due considerazioni nasce la necessità che si facciano con più rapidità, di quanto non si è fatto in passato, gli investimenti infrastrutturali dentro e fuori gli aeroporti”, conclude l’ad di Gesap. E qui casca l’asino. Quanti secoli ci vorranno ad esempio per fare l’alta velocità tra Agrigento e Palermo aeroporto in modo che il turista e il Siciliano in genere possa raggiungere velocemente l’aeroporto più vicino? A Ragusa un convegno dal titolo “il treno per il futuro è stato da noi ribattezzato” il sogno del treno etc. Ora dobbiamo cercare di pensare in modo diverso se ci accorgiamo che continuano a prenderci per i fondelli con le promesse di treni che corrono da un parte all’altra della Sicilia. Verranno spesi miliardi per fare il Ponte e ne usciremo con le ossa rotte sempre nella speranza che alla fine si faccia. Io non sarei cosi contrario alla costruzione di piccoli aeroporti nelle citta che hanno un appeal turistico. Gli aeroporti vanno in perdita quando ci sono amministratori che non fanno il loro dovere anzi… Uno scalo senza pretese, magari con una tensostruttura come terminal ma con una pista idonea generare traffico sarebbe una sfida per il territorio. Un consorzio tra enti pubblici e privati potrebbe gestire una realtà in grado di fare collegamenti con gli aeroporti più grandi e accogliere i voli di compagnie low cost che vanno dove c’è lavoro. Inoltre l’aeroporto di Comiso è costato una cinquantina di milioni di euro che poi sono tanti visto che si è pensato soprattutto al terminal e non ai piazzali per gli aerei e a fare la pista di collegamento che a Catania è stata fatta quando si è superato i 6 milioni passeggeri. Con 50 milioni ci fai 3 km di ferrovia. Non so potrebbe essere meglio seguire il concetto all’americana di piccole compagnie per piccoli aeroporti. Se riesce a vivere l’aeroporto di Lampedusa vuol dire che questa sfida si può lanciare. Di Riggio poi ho ben poca fiducia. Una volta venne a Comiso per vantarsi di aver fatto l’aeroporto e dopo qualche tempo ha dichiarato che questi aeroportini non vanno bene. Si deve decidere a prendere una posizione che guardi alla Sicilia. Lui ormai è sistemato quindi non blocchi le speranze dei nostri imprenditori.