Olio e Latte. L’azione di Massari..
Nei giorni scorsi come emittente ci siamo interessati alla questione olio negli scaffali dei supermercati. Ci hanno fatto notare che a meno di 10 euro a bottiglia non puoi comprare nulla. Ma non si parla di DOP o altre qualità superiori garantite, ci riferiremo a quegli olii che, come dice l’etichetta, sono un miscuglio di prodotti che vengono dall’Europa, forse Spagna o Grecia, e dall’extra UE che vuol dire Tunisia ed altre nazioni africane. Tali bottiglie da un litro venivano offerte fino a 7 / 8 mesi fa anche a 4 o 5 euro a pezzo. E allora che succede? Secondo noi stanno speculando sulla pelle dei poveri cristi che non possono permettersi ne il Dop e ora neanche l’olio extra UE. Dovremmo chiedere alla GdO come fa gli acquisti e se per caso non stanno vendendo prodotto acquistato mesi e mesi fa a pochi euro e ora c’è un utile enorme. Ma chi controlla tutto questo? Io farei l’invito all’amministrazione comunale di creare una squadra tipo” annona” che ogni tanto vada al supermercato guardi i prezzi e chieda le bollette e le fatture. Iniziamo nelle città e a poco a poco tutti si metteranno in riga.
La stessa cosa per il latte secondo l’assessore Massari che invitiamo a diventare paladino in questa battaglia alle speculazioni ha dichiarato “La situazione è paradossale, e per più motivi: il costo del latte pagato al produttore
diminuisce, nonostante siamo in un periodo estivo di bassa produzione che dovrebbe accrescere il valore della materia prima; contemporaneamente il costo del latte sullo scaffale, pagato dal consumatore, aumenta.
È evidente che nella fase di trasformazione del prodotto, gestita dalla grande distribuzione che detta i prezzi di mercato, ci sia qualcosa che non torna e che va approfondita, strutturalmente risolta.
Massari ha avuto modo di confrontarsi a Palermo, nel pomeriggio di mercoledì 20, insieme a una delegazione
del Consorzio Allevatori.
Sul tavolo non solo la situazione contingente, ma la necessità di individuare una soluzione definitiva: chi fa impresa non può subire una continua fluttuazione del prezzo del proprio prodotto, ma ha il comprensibile bisogno di pianificare i costi e quindi gli introiti.
L’assessore Sammartino, ha garantito intanto che con effetto immediato, verranno pagati i sostegni previsti dal
cosiddetto “Decreto Ucraina 2022” con cui la Regione ha stanziato circa 25 milioni di euro a supporto della filiera produttiva del latte, che per buona parte ricade proprio nel territorio ibleo.
C’è poi l’impegno dell’assessore a costituire un tavolo di confronto tra tutti i produttori siciliani e le grandi imprese della trasformazione, al fine di creare le condizioni per la stabilizzazione del prezzo del latte.
Attenzione al solito metodo del vedremo cosa fare, Gli assessori devono essere tosti e non permettere che ci prendano in giro soprattutto in questo territorio che è il primo per produzione di latte.