Non hanno i soldi per aiutare la sanità pubblica…”
La festa dell’Unità del PD ad Agrigento ha già visto scendere in campo i massimi esponenti del partito regionale e nazionale. In attesa della Schlein le attenzioni della stampa sono andate tutte a Stefano Bonaccini presidente del PD, che ha rispodto alle domande di una giornalista toccando alcuni punti di interesse generale. Si parla, ma non sappiamo con quale motivazione di Governo tecnico? Io penso che la prossima volta al governo dobbiamo tornare se vinciamo le elezioni ha detto Bonaccini. . Perché il Pd è stato al governo dieci degli ultimi dodici anni, con tanti governi diversi, per ragioni nobili e giuste, ma pur perdendo elezioni più volte”. Bonaccini si concentra sullo scenario politico nazionale, partendo, però, dagli equilibri interni del Pd. Sul “correntone” Dem non ha dubbi: “Sapete cosa penso delle correnti, mi sono alienato anche le simpatie di qualche capo corrente. Abbiamo bisogno di tanto pluralismo – continua Bonaccini – e quella a cui ho dato la vita io come area politico culturale si propone questo obiettivo, se dovesse diventare una corrente classica di quelle che pensano solo a chi candidare la prossima volta mi tirerei indietro. Io sto cercando di dare una mano alla segretaria, con le mie idee, guai a continuare con quello che è stato uno sport molto praticato nel Pd, che veniva eletto un segretario e dopo quindici giorni c’era chi lavorava per mandarlo a casa”. Il presidente del Pd interviene anche sul ponte sullo Stretto: “Sono convinto – sostiene – che non se ne farà nulla, non hanno i soldi per fare un vero taglio del cuneo e per la sanità pubblica…”. E ancora: “Il Ponte sullo stretto non lo faranno, mi pare che siano anche divisi fra di loro. E’ diventato un elemento ideologico”. Bonaccini non risparmia aspre critiche al governo Meloni, a partire dalla gestione degli sbarchi: “Stiamo rischiando le tendopoli nelle città, se arriveranno sarà il fallimento conclamato della destra”. Poi arriva l’affondo politico contro il presidente del consiglio: “Meloni ha una mediocrità di governo perché non viene da esperienze di governo. La Lega ha meno problemi di classe dirigente, perché da decenni governa le regioni e i comuni. FdI è nelle stesse condizioni di M5s, crescite alle urne ma non hanno radicamento nei territori.