Ma chi si deve occupare di turismo?
Mi chiedo: come era strutturato il turismo regionale nel passato? Ricordo che c’erano le Aziende provinciali che furono chiuse nel 2006. Avevano un compito straordinario e cioè quello di coordinare un territorio omogeno e cercare di promuoverlo in modo univoco. Si facevano piantine, pubblicazioni, manifestazioni promozionali. Poi le province furono spazzate via da una folle riforma nazionale e anche le AAPIT furono liquidate. Il risultato? Non c’è più stato un coordinamento tra i comuni costretti ad andare ognuno per se. Poi furono inventati i Gac, i Gal e tante altre strologherie del genere che, come ho detto già tante volte, non sono niente di più che una fucina di invenzioni auto incentivanti e utili soltanto a mantenere le strutture compresi direttori ed impiegati. Dunque di turismo non ne parla più nessuno. Si confonde il mero intrattenimento, quello che hanno fatto e fanno i comuni ogni estate, spendendo centinaia di migliaia di euro solo per riempire le tre facciate del volantino, con la promozione turistica basata su eventi culturali e sportivi di effetto. Ma servono finanziamenti che non ci saranno mai prima di tutto perché la Regione ha i suoi protetti già con fondi riservati e perchè anche i comuni si rivolgono ai soliti noti. Ora si scopre che erano ancora in vita 10 vecchie Aziende autonome soggiorno e turismo (Aast) della Regione ma praticamente inattive da decenni. La giunta Schifani, su proposta dell’assessore all’Economia Marco Falcone, ha approvato i bilanci finali di liquidazione dell’Azienda del capoluogo Palermo e di quelle dei centri di Acireale, Agrigento, Enna, Gela, Monreale, Piazza Armerina, Sciacca, Taormina, nonché dell’Azienda delle Isole Eolie. Era stata legge regionale 15 del 2005 a decretare la soppressione di tali enti ma gli iter di liquidazione si sono prolungati per anni, senza alcuna utilità per la Regione. La soppressione è dunque necessaria ma torno a chiedermi: da 17 anni cioè dopo la chiusura della AAPIT ,e considerando l’inattività della Aast, chi ha guardato al futuro del turismo? La risposta è facile. Le scelte in autonomia dell’assessore che da milioni a qualcuno per andare a Cannes o fa campagne pubblicitarie che non danno risultati. E dire che siamo tutti convinti di poter vivere di turismo.
di Direttore08 Lug 2023 00:07
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