Ragusa Prossima esprime il proprio pensiero sull’aeroporto di Comiso

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

Troppo presi dal voto di domenica scorsa e dei risultati del lunedi ci siamo fatti sfuggire una nota di “Ragusa Prossima” il movimento che fa capo a Giorgio Massari che ormai ufficialmente è parte della compagine amministrativa che guiderà il comune di Ragusa nei prossimi 5 anni. Un documento importante perchè per la prima volta un’entità politica,all’interno del comune ibleo, esprime un pensiero sull’aeroporto di Comiso e lo fa in modo diretto e senza mezzi termini. Nel comunicato stampa, che potrete leggere tra qualche paragrafo si ribadisce che non è più il tempo di di attendere regali da chicchessia mentre occorre , subito, prendere delle decisioni che potranno essere la base di uno sviluppo futuro pur dopo un difficile periodo di assestamento.
Togliere la concessone alla Sac è la soluzione che chi vi scrive ha più volte evocato ma essendoci un tacito accordo tra enti, una mutua difesa della poltrona a qualunque livello, nessuno ha mai pensato neanche lontanamente di mettere in pratica. Speriamo che il pensiero espresso da Ragusa Prossima, che ricordiamo ormai è in giunta e potrebbe incidere sulle future scelte da prendere sull’argomento, possa essere condiviso e dare il via ad una stagione di rivalsa e rinascita del nostro scalo senza dover dipendere dalla Sac che, tra l’altro, sembra navigare in cattive acque politiche.
La nota  si conclude con una considerazione amara e necessari: 
Non vediamo altra soluzione che l’azzeramento del CDA di SAC e, dove persistessero queste condizioni, la revoca dell’attuale concessione dell’aeroporto di Comiso per l’affidamento ad altra compagine che possa garantirne l’effettiva potenzialità.Ecco il testo dell comunicato di Ragusa Prossima al quale riconosciamo un buona competenza   in materia.
Dopo l’incontro del 19 maggio presso il LCC di Ragusa si può affermare che nessun documento/idea di indirizzo strategico e tecnico è stato fornito per spiegare il sotto-utilizzo dell’aeroporto di Comiso e della rete aeroportuale del Sud-Est., nessuna idea di sviluppo del sistema aeroportuale in grado di potenziare la competitività del sistema economico aumentando l’accessibilità alle reti di trasporto riducendo la palese disuguaglianza del nostro territorio.
Gli studi sul trasporto aereo indicano il traffico passeggeri internazionale, continentale e nazionale destinato a crescere; come recita il “Piano Nazionale del Trasporto Aereo (ottobre ’22)” la domanda sarà fra un + 50% e un + 70% come crescita potenziale entro il 2035, assegnando a Comiso e a Fontanarossa ruoli significativi per cogliere queste opportunità al di sopra della media nazionale (variazione % potenziale rispetto il 2019 pari al + 52,8% per Comiso e + 57,5% per Catania).
Comiso ha una potenzialità inespressa già oggi ed alcuna idea è stata indicata per verificare la soglia di saturazione dell’infrastruttura esistente né gli sviluppi a medio-lungo termine.
Il Piano Nazionale del trasporto aereo, poi, indica come “…le dotazioni dello scalo catanese e il contributo dello scalo di Comiso non permettono di intercettare la domanda di traffico nel 2035…”
Questo avviene dopo 11 anni di gestione negativa per i bilanci dell’aeroporto di Comiso la cui convenzione con la società di gestione recita la revoca della concessione dopo il terzo anno di perdite di esercizio!
Palese è quindi l’incapacità di cogliere e sviluppare le opportunità in termini di accessibilità e di promozione di flussi turistici e commerciali NETWORK NAZIONALE che vede Comiso nell’elenco dei 40 aeroporti di interesse nazionale che deve svilupparsi in RETE TERRITORIALE SICILIANA ORIENTALE (Catania-Comiso-Lampedusa o Pantelleria) con un bacino di utenza di 4,4 milioni di persone, come previsto dal PAN-ENAC.
L’unica e ripetuta proposta sentita dalla “governance SAC” è stata di affidare la tassa di soggiorno dei comuni a se stessa che, a suo insindacabile giudizio, la utilizzerà per scegliere le compagnie aeree a cui destinare questi contributi; proposta irricevibile per l’estrema limitatezza della stessa tassa e per la genericità della richiesta senza indicare obiettivi quali/quantitativi.
È stato di buon senso la decisione di alcuni amministratori locali dell’utilizzo di queste somme per la promozione dei territori in chiave di marketing per stimolare la domanda di flussi turistici e commerciali.
Come recita, poi, il piano ENAC gli incentivi allo sviluppo (se necessari) sono sostitutivi di un deficit di offerta di rotte ma devono essere “un sistema di incentivazioni attivato in maniera trasparente, concorrenziale e NON DISCRIMINATORIO in modo tale da creare autentiche condizioni di sviluppo economico, garantendo nel complesso l’accessibilità a regioni attualmente poco collegate…a sostegno dello sviluppo turistico ed in generale all’economia del territorio”.
Risulta palese, quindi che l’unica piattaforma aeroportuale del SUD-EST d’ Europa ha oggi una gestione incapace a ridurre le differenze sull’accessibilità del servizio di trasporto aereo senza una visione strategica, fra l’altro indicata dalle autorità nazionali nei documenti di programmazione del settore.
Fallita la razionalizzazione della “rete di trasporto aereo del Sud-Est” che ha portato la SAC (prima Intersac) ad acquisire Comiso.
Questo risulta inaccettabile anche in relazione agli sforzi che si stanno operando, già oggi, per l’interconnessione intermodale che si realizzerà con il raddoppio della Ragusa-Catania, il completamento della Siracusa-Gela (anche se a lotti), la realizzazione in itinere della nuova rete ferroviaria siciliana da parte di RFI e l’attuazione della rete portuale (Pozzallo-Augusta-Catania).
Non vediamo altra soluzione che l’azzeramento del CDA di SAC e, dove persistessero queste condizioni, la revoca dell’attuale concessione dell’aeroporto di Comiso per l’affidamento ad altra compagine che possa garantirne l’effettiva potenzialità.

di Direttore03 Giu 2023 00:06
Pubblicità

Privacy Preference Center