Piu’ consapevoli della propria fede cristiana

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Pubblichiamo un articolo che ci invia la nostra Giovanna Cannizzaro di Pozzallo che  si è tenuta in contatto, in questi giorni, con Mons. Rumeo vescovo della diocesi di Noto il cui territorio comprende parte della provincia di Ragusa, per affrontare  il delicato caso del cosiddetto guaritore indiano.  Il vescovo, oggi, ha deciso di emettere una nota pastorale nella quale invita i fedeli a evitare  a non intrattenere, anche per pura curiosita’ , alcun tipo di rapporto spirituale che possa creare disagio e confusione e non frequentare incontri e riunioni promosse da tale  Antyson Cheruvarappile. L’uomo che si qualifica come mistico detentore di carismi speciali, si occupa di preghiere promettendo guarigioni e miracoli a Modica  dove sta radunando un crescente numero di persone, convinte dei  suoi poteri . Secondo Mons Rumeo si tratta di una vera e propria distorsione della fede, una deriva, un abuso della credulita’ popolare. Gli incontri del sedicente guaritore, che stanno destando evidente preoccupazione per gli eccessi e la ricerca del sensazionalismo nella fede, hanno quindi attirato l’ attenzione del vescovo di Noto che ha avviato una indagine, dalla quale e ‘ emerso che sul suddetto sacerdote si e’ gia’ abbattuta la tegola del divieto di svolgere il suo ministero per grave turbamento spirituale e disorientamento dei fedeli. L’ uomo inoltre non ha mai chiesto ed ottenuto, come imposto dalle norme canoniche, alcuna licenza per l’ esercizio ministeriale nella diocesi netina.  ” Il Vangelo impone anche di guarire i malati”; cosi’ l’indiano replica alle accuse mosse nei suoi riguardi e alla presa di distanza della Chiesa cattolica . Ma nelle preghiere da lui recitate, a dire dei religiosi , non esiste alcun supporto teologico che possa avere radici nel Vangelo, e non vi e’ alcuna aderenza con la parola di Dio. Questi incontri rischiano di cadere nello spettacolare e nel miracolistico e il compito della Chiesa e’ ovviamente di mettere in guardia i fedeli. Se esistono gli estremi per parlare di abuso della credulita’ popolare, il caso potrebbe arrivare sui tavoli della Procura della Repubblica. L’ articolo 661 del codice penale recita: “chiunque pubblicamente cerca con qualsiasi impostura, anche gratuitamente, di abusare della credulita’ popolare, e’ punito , se dal fatto puo’ derivare un turbamento dell’ ordine pubblico”. E il turbamento dell’ ordine pubblico potrebbe concretizzarsi dal fatto che, essendo le cerimonie aperte a tutti, anche a persone deboli mentalmente o comunque facilmente suggestionabili, corrono il rischio di essere attirate dalla speranza di ottenere un miracolo. Secondo il Vescovo di Noto , personaggi come Cheruvarappile, non sono altro che ” sciamani” e chi li segue, sono evidentemente persone fragili e poco allenate a ragionamenti sulla fede. Ma se e’ vero , conclude mons Rumeo,  che chi si rivolge a certi sciamani, che comunicano attraverso riti e magie, lo fa perche’ si trova in un frangente della vita particolarmente difficile, privo di punti di riferimento e vive in una condizione di debolezza strutturale e mentale, oltre che di precarieta’ della fede, e’ pur vero , a mio avviso, che le responsabilita’, allora vanno cercate all’ interno della Chiesa stessa, recitando tutti un ” mea culpa” e cercare di rendere i credenti piu’ consapevoli della propria fede cristiano- cattolica. Insomma….sulla faccenda bisognerebbe fare veramente chiarezza !!!

di Direttore10 Giu 2023 20:06
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