Niente di meglio dei cavatelli al sugo

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Non si può dire che la sagra del cavatello sia da buttare via per puntare tutto su incontri letterari. Certo la Ragusa bene ha scelto, senza esitazione,  la cultura anche se magari a molti non gliene frega nulla o addirittura “cala la palpebra” per la noia. Ma se non puoi dire ” c’ero anch’io” rischi di perdere credibilità. Poi c’è una Ragusa più casereccia che, con 5 o 7 mila persone, a secondo le stime di parte, hanno riempito il lungo Viale dei Platani assaltando gli stand delle cibarie e restando a ballare fino a notte. Hanno ragione anche loro forse di più.. però occorre anche qui una programmazione ed anche una  “spalmatura” logistica. Ci sono aeree della città praticamente dimenticate a causa della lontananza e della mancanza di servizi. Anche questi sono figli di Dio o meglio sono figli di Cassì e nipoti della sua giunta. L’assessore al ramo potrebbe ad esempio calendizzare altri appuntamenti. Chessò ” il Selvaggio ritrovato” con l’area del mercato adibita a  salone da ballo. Oppure ” la via Roma multietnica” con stand gastronomici esotici. Non sarebbe male!  Anzi si potrebbe davvero sperare in una integrazione oggi impensabile. Ecco il servizio di Teresa Guarnuccio..

di Direttore19 Giu 2023 23:06
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