Non è difficile bensì inutile
Il problema è che parlare parlare dell’aeroporto di Comiso non è difficile bensì inutile. Lo si capisce partecipando a questi incontri che, periodicamente con tanta buona volontà, il commissario Piazza si è preso la briga di organizzare. Oggi della Sac, che ormai agli occhi di tutti è forse la maggiore responsabile della crisi dell’aeroporto, c’era solo direttore commerciale Francesco D’Amico che ha fatto il suo dovere raccontando che : si farà, ci saranno alttre compagnie, cresceremo etc. Quando non si sa !. E così l’incontro è stata l’occasione per permettere a tutti i rappresentanti delle varie associazioni e sindacati di esternare la propria idea. Il tema principale è però, secondo loro, l’unità e la collaborazione tra enti senza però sapere cosa dovrebbero fare questi enti riuniti in un abbraccio solidale nella sconfitta. Nessuno, escluso uno o due, ha però affrontato il caso cecando di analizzare la realtà, partendo dalla incapacità manifesta della società di gestione, che, mettila come vuoi, non ha saputo far crescere lo scalo mostrandosi quindi inadempiente con la convenzione iniziale. Luigi Crispino intervenuto a nome del Mec, un movimento di consumatori, ha avuto il coraggio di presentare dei numeri a partire dai costi degli amministratori fino all’accordo con Ryanair, invitando i presenti a prendere la pallo al balzo e sottrarre Comiso alla Sac. Ma non c’è stata la reazione che ci si aspettava. Tutti hanno continuato il ritornello del “volemose bene” con l’aggiunta di chiedere a Schifani di intervenire. Insomma, come dicevo in apertura, mi sono accorto che è proprio tempo perso. Anche la nota ufficiale della ex provincia suona lo stesso ritornello : “Durante il confronto è stata reiterata la richiesta di una interlocuzione con il presidente della Regione Siciliana oltre alla necessità di istituire un tavolo di confronto permanente sull’importante tematica e, in generale, di monitoraggio sulle infrastrutture del territorio ibleo”.
di Direttore31 Mag 2023 23:05
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