Di nuovo il ponte. Mah!

Torna d’attualità il ponte sullo stretto Approvato il Decreto per il Ponte sullo Stretto di Messina. Il Consiglio dei Ministri del 16 marzo ha dato il via libera a un testo che consente l’immediato riavvio del percorso di progettazione e realizzazione dell’opera. Il nuovo ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, tira dritto con uno dei progetti più discussi d’Italia: il ponte sullo Stretto di Messina, punto fondamentale nel programma che ha portato il centrodestra a vincere le ultime elezioni. Il leader della Lega assicura che si vuole portare a termine l’opera “ingegneristica più green, più ecocompatibile di quelle studiate” per collegare Sicilia e Calabria. “Costa di più non farlo che farlo”, dice Salvin. «Accogliamo con grande apprezzamento e soddisfazione il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge sul Ponte dello Stretto, un’ opera strategica che da sempre la Sicilia e i siciliani ritengono fondamentale per eliminare il divario tra Nord e Sud e che permetterà alla nostra Isola di avere finalmente un collegamento diretto con l’Italia ed il resto dell’Europa. Naturalmente al Ponte – dichiara  il presidente Schifani – va associato il potenziamento complessivo delle reti viarie e autostradali ad esso connesse e la realizzazione di infrastrutture di supporto che sono necessarie».
Vabbè se piace a tutti anche agli ecologisti e a Legambiente  vuol dire che io non ne capisco l’importanza. Costerà un botto di soldi e la paura è che a un certo punto, come accade nelle incompiute, viene fuori qualche intoppo tecnico e s lascia tutto a a mezz’aria. Non accadrà assicurano ma chi ha mai fatto un’opera del genere e in un posto del genere . Il Ponte sullo Stretto dunque non sarebbe di facile realizzazione. Nel 2021 è stato diffuso uno studio condotto sui fondali marini dello Stretto di Messina e sulla sismo-tettonica dell’area, frutto di una collaborazione internazionale tra il Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania, il Center for Ocean and Society-Institute of Geosciences dell’Università di Kiel in Germania e l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.    L’analisi ha rivelato, per la prima volta, dove si trova e quali sono le caratteristiche della possibile faglia da cui ebbe origine il devastante sisma del 1908. Il terremoto, all’epoca, provocò la più grande tragedia sismica del Novecento con 120mila vittime tra Sicilia e Calabria. Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Earth-Science Reviews con il titolo “The Messina Strait: Seismotectonic and the Source of the 1908 Earthquake”. L’analisi ha stabilito che la struttura che corre lungo l’asse dello Stretto è individuabile a circa 3 chilometri dalle coste della Sicilia. Alla latitudine di Messina, la spaccatura curva verso Est penetrando nell’entroterra calabro per proseguire poi lungo l’asta fluviale del torrente Catona. Secondo le relazioni lunghezza-magnitudo, la faglia è in grado di scatenare terremoti di magnitudo 6.9, un’energia dunque molto simile a quella liberata durante il terremoto del 1908. L’area sarebbe quindi altamente sismica.

di Direttore16 Mar 2023 23:03
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