Classifica Qualità della Vita del Sole 24 Ore, Ragusa prima! In Sicilia…

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Le tre principali classifiche sulla qualità della vita stilate vedono la città di Ragusa e l’intera provincia al primo posto in Sicilia per la vivibilità complessiva. Dopo la classifica di ItaliaOggi ed “Ecosistema Urbano” di Legambiente, è arrivato il dato de Il Sole 24 Ore dove la provincia di Ragusa si piazza 85esima su 107 (80 province, 14 città metropolitane e i sei liberi consorzi siciliani).
Insomma, prima sì, ma nella parte bassa della classifica.
Un piazzamento complessivo poco lusinghiero che ha spinto il primo cittadino di Ragusa, Peppe Cassì, a ribadire in una nota la stessa valutazione di qualche settimana fa:

“Ragusa e provincia guadagnano due posizioni nella tradizionale classifica della Qualità della vita redatta annualmente da Il Sole 24 Ore e si confermano il luogo migliore dove vivere in Sicilia, come recentemente certificato anche dal report “Ecosistema Urbano”, in cui il Comune di Ragusa ha guadagnato 31 posizioni, e dall’altra indagine, sempre su base provinciale, svolta da Italia Oggi.
I piazzamenti sono così distribuiti: 85^ posto per la provincia di Ragusa per Il Sole 24 Ore, 66^ posto per il Comune di Ragusa in Ecosistema Urbano, 84^ posto per la provincia di Ragusa per Italia Oggi.
Posizioni poco lusinghiere in classifica generale, che devono inevitabilmente servire da stimolo a tutto il territorio ibleo per fare sempre meglio non accontentandosi del primato regionale, ma che devono anche spingere a una riflessione.
Basta infatti uno sguardo alla classifica generale per accorgersi che ne contiene tre: una classifica del Nord, nella parte alta, una del centro, e una del Sud, che comincia dalla posizione 76 in giù.
Se, praticamente da sempre, città e province meridionali si trovano in fondo a queste classifiche non ci sono che tre possibili motivazioni: o gli indicatori presi in esame non fotografano tutti i pregi e i difetti di un territorio; o gli amministratori di tutte le città del Sud sono da decenni meno capaci dei loro colleghi del Nord; o è mancata una vera strategia politica per il sud, che non sfrutti ma valorizzi le enormi potenzialità di questa parte d’Italia.
Personalmente propendo per la terza opzione. Credo sia sotto gli occhi di tutti, infatti, il gap infrastrutturale che penalizza oggettivamente determinate Regioni più di altre. Se ci sono tre classifiche probabilmente è perché ci sono tre Italie”.

di Redazione12 Dic 2022 20:12
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