Con tutti i presidenti!

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Un confronto ad ampio raggio. Con una serie di richieste specifiche. Per salvare il salvabile. Almeno in questa fase. E cercare di
programmare il futuro in maniera attenta al fine di dare corpo a quella ripartenza che, nei fatti, dopo il periodo pandemico, non si è mai consumata. Sono le questioni
sottoposte, quest’oggi, ai candidati alla presidenza della Regione Sicilia nel corso di una serie di confronti che ciascuno di loro ha tenuto con i componenti della Giunta
regionale di Confcommercio, presieduta da Gianluca Manenti, riunitasi nella sede di Palermo. Gli incontri, da questa mattina alle 11, si sono tenuti, nell’ordine, prima con Nuccio Di Paola e poi con Caterina Chinnici, entrambi da remoto, quindi Renato  Schifani e a seguire Gaetano Armao, entrambi in presenza, e, per finire, con Cateno De Luca, ancora da remoto. In primo piano la questione dei fondi Pnrr, con evidenza, in particolare, al fatto che la Regione Sicilia ha potuto solo limitatamente incidere sull’allocazione delle risorse pur
essendo l’isola, con 5,9 miliardi di euro già assegnati, la regione d&#39;Italia che finora ha
beneficiato di più. L’allarme sollevato da Confcommercio riguarda la capacità effettiva
di utilizzare i fondi: tra i progetti finanziati ci sono già quelli che si sono fermati in
corso d&#39;opera per il caro-materiali, con il rischio di lasciare i cantieri a metà. Tra le
priorità, naturalmente, il caro bollette. Confcommercio Sicilia e Fipe Sicilia, visto che
alla luce dell’ultimo decreto Aiuti Ter del Governo nazionale che prevede una
dotazione finanziaria di 13,6 miliardi di euro, queste risorse economiche purtroppo non
basteranno, hanno chiesto ai vari candidati come si muoveranno nel caso in cui
dovessero essere eletti governatori della Sicilia e che cosa prevederanno per dare
ossigeno alle imprese.
Altra problematica sollevata quella riguardante il Ddl sul commercio, normativa alla
federazione di categoria molto cara. E’ stato chiesto a ciascun candidato se intende
riprendere il Ddl attualmente in commissione o intende rivederlo e ricominciare l’iter
legislativo. Riflettori puntati pure sul turismo e sulla destagionalizzazione visto che
l’economia legata al comparto in Sicilia oggi è il settore trainante; è stato evidenziato
che un buon modo per favorire la destagionalizzazione turistica, oltre al turismo
balneare e culturale, è quello di puntare su nuove offerte come il turismo naturalistico
che comprende aree naturali, riserve marine, attività montane, agriturismi e aree rurali.
L’attenzione, poi, non poteva non cadere su infrastrutture, porti, aeroporti, vie ferrate e

strade. Lo scorso febbraio il presidente Musumeci aveva dichiarato che era stata
elaborata una programmazione da 1 miliardo e 213 milioni di euro per le infrastrutture
stradali, ferroviarie e idriche. Lo scorso Governo aveva avviato dei progetti sul Piano
infrastrutturale finanziato dal ministero per il Sud attraverso le risorse del Fondo per lo
sviluppo e la coesione (Fsc 2021/2027), distribuiti in parte per le infrastrutture stradali,
una parte per le infrastrutture ferroviarie e in parte per il settore idrico. Sono stati
sollecitati progetti specifici per il futuro. Infine, si è parlato anche di zone franche e
detassazione per le nuove imprese. Confcommercio Sicilia ha chiesto la realizzazione di
nuove aree circoscritte in cui concedere benefici di carattere doganale e/o fiscale, quali
il mancato pagamento di tariffe sulle importazioni e l’assenza di imposte.

di Redazione21 Set 2022 22:09
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