Qui si farà formazione e divulgazione della cultura d’impresa,
Selezionato tra le 270 candidature il progetto in ambito green e agri-tech nato dal partenariato guidato da Banca Agricola Popolare di Ragusa, nell’ambito del bando PNRR del Ministero per il Sud e la Coesione Promuovere la ricerca, favorire l’incontro tra capitale umano e fabbisogni delle imprese e valorizzare i beni culturali e le esigenze del territorio sono i principali obiettivi di “Greentech Mediterranean Innovation Hub”, progetto che si è classificato tra i 27 selezionati all’interno del bando “Ecosistemi dell’innovazione al sud in contesti urbani marginalizzati” del Ministero per il Sud e la Coesione.
Con i 10,5 milioni di euro di finanziamento provenienti dal fondo del PNRR, “Greentech Mediterranean Innovation Hub” diventerà uno dei più importanti poli d’Italia per il trasferimento tecnologico in ambito green ed agri-tech nonché il primo centro di high-performance
computing del Mezzogiorno. Il polo sarà realizzato dal partenariato composto da Banca Agricola Popolare di Ragusa,
responsabile di progetto che gestirà l’hub attraverso la sua società Benefit, M.E.E.T.,
Mediterranean Ecosystem for Environment & Technologies, l’Università di Catania, soggetto
proponente, il Comune di Ragusa, i3P, Incubatore di start-up innovative del Politecnico di
Torino, Energy Center del Politecnico di Torino e la Fondazione Cesare e Doris Zipelli.
Il progetto nasce con il chiaro intento di contrastare la migrazione di capitale umano altamente
qualificato, coinvolgendo i giovani e promuovendo le pari opportunità di genere e
generazionali.
La piattaforma territoriale sarà ospitata a Ragusa, nella ex sede della Banca d’Italia, dove saranno realizzati spazi funzionali a basso impatto ambientale, attrezzati con le più moderne tecnologie, che consentiranno lo svolgimento di attività di alta formazione e divulgazione della
cultura d’impresa, incubazione e accelerazione di startup, e per stimolare il trasferimento tecnologico tra mondo universitario e impresa.
Questo progetto accompagnerà lo sviluppo delle imprese applicando l’intelligenza artificiale
agli ambiti di innovazione “greentech”, “agritech”, “green-energy”, “blue economy”, “mobility &
logistics”, attraverso laboratori sulla competitività d’impresa, per la “realtà virtuale” e la “realtà
aumentata”, osservatori su bandi europei, spazi di coworking. Al tempo stesso il polo si
prefigge di favorire la nascita e la longevità di start-up e spin-off, per contrastare il fenomeno
dello spopolamento giovanile e attrarre al Sud nuovi talenti.
Ai benefici “quantitativi” si aggiungono anche quelli “culturali” attraverso nuove pratiche per la
sensibilizzazione e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico di tutta l’area circostante.
La tecnologia a disposizione, infatti, potrà essere utilizzata anche per attività legate alla
conservazione, tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.
L’Hub si inserisce in un particolare contesto socio-economico come quello della provincia di
Ragusa che, secondo lo studio Cerved 2021, è al terzo posto in Italia per incidenza di imprese
transitional (18,6% sul totale delle aziende ragusane, media italiana dell’8,3%), imprese ad alto
potenziale di impatto ecologico, in una regione, quella siciliana, caratterizzata da una
progressiva perdita di capitale umano, con il più elevato numero di giovani italiani tra i 18 e 24
anni che abbandonano prematuramente gli studi, un’elevata percentuale di NEET ed un basso
tasso di formazione terziaria.
Il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo ha dichiarato: «Ancora una volta la forte
sinergia tra l’Università di Catania e enti pubblici e privati ha permesso di vincere la forte
competizione che c’è a livello nazionale ottenendo un finanziamento importante per il territorio
siciliano grazie ai fondi del Pnrr. Realizzeremo un polo di fondamentale importanza per il
trasferimento tecnologico in ambito green ed agri-tech e valorizzazione della conoscenza a
beneficio del tessuto imprenditoriale e della società civile con l’obiettivo di dare un forte impulso
allo sviluppo delle imprese del territorio e favorire l’occupazione dei nostri giovani. L’Università
di Catania, con l’ammissione a finanziamento del progetto, conferma il forte investimento sul
territorio ragusano sul piano della formazione e della ricerca».
Arturo Schininà, Presidente di Bapr, ha dichiarato: «Il Greentech Mediterranean Innovation
Hub nasce dalla visione strategica di Bapr, che sta significativamente investendo in iniziative
che vanno nella direzione della digitalizzazione e dello sviluppo sostenibile, nella convinzione
che la tecnologia, ancor più se “green”, costituisca una opportunità. In questa occasione la
Banca, riconoscendo il grande interesse al territorio mostrato dall’Università di Catania, ha
avviato una proficua collaborazione tra attori pubblici e privati, la cui validità è stata oggi
riconosciuta e che consentirà la realizzazione di una soluzione innovativa, dal grande impatto
sociale ed economico per la Sicilia e il Meridione tutto».