Speriamo che si sbaglino.

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L’inflazione si conferma su livelli elevatissimi, con il tasso che ad aprile, secondo i dati definitivi dell’Istat, si attesta al 6%. Il prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale spiega che “I prezzi al dettaglio registrano la cresciuta più sostenuta dal 1990, e la corsa al rialzo dei listini è la più forte degli ultimi 32 anni. Una inflazione al 6% si traduce in una stangata pari a +2.394 euro annui per un nucleo con due figli, e +1.843 euro per la famiglia “tipo”, e il rallentamento registrato ad aprile è solo una illusione ottica: il ribasso rispetto al dato di marzo è dovuto infatti unicamente alla riduzione delle bollette di luce e gas disposta da Arera, ma tutti gli altri beni e servizi, dagli alimentari ai trasporti, continuano a registrare fortissimi incrementi su base annua”. Qui ci sarebbe però anche da intervenire sulla quetsione che fa riferimento alle speculazioni. Siamo certi infatti che spesso gli aumenti non siano realmente giustificati al momento. C’è però un modo di pensare che sarebbe da condannare anche legalmente. Insomma qualche imprenditore o esercente fa proprio i conti” della serva” . Aumentano in prezzi anche per la merce che hanno acquistato in altri momenti giustificandosi che quando andranno ricomprare i prodotti li troveranno aumentati. Questo non è giusto.  Torniamo al Codacons: “Un’inflazione così elevata è insostenibile per le famiglie italiane, e avrà inevitabili ripercussioni sul potere d’acquisto e sui consumi dei cittadini – prosegue Tanasi – Per tale motivo il Governo deve fare di più per calmierare i listini al dettaglio e tutelare le famiglie da speculazioni e aumenti ingiustificati dei prezzi”.

di Direttore17 Mag 2022 22:05
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