Che differenza c’è tra qui e li?

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L’assessore  regionale Baglieri, inaugurando l’impianto di bio metano dello stabilimento Enersi del gruppo Snam  a Caltanissetta ha detto che si tratta di un passo avanti verso energia da rinnovabili. Ora ci chiediamo quale è la differenza con l’impianto che dovrebbe sorgere a Pozzallo. Il principio è praticamente lo stesso si fa gas mettendo a macerare scarti organici e tante altre belle cose che generalmente puzzano.   Il sindaco Ammatuna chiamato in causa più volte, dopo aver riconfermato il suo parere contrario , ma non basta,  si è limitato a scrivere in un comunicato tutto quello che era stato fatto per cercare di bloccare l’impianto.
ha detto che pende ancora il ricorso straordinario al Presidente della Regione promosso dall’Amministrazione, ricorso che giuridicamente preclude il ricorso giurisdizionale innanzi al TAR, lasciando la facoltà di intervenire nei giudizi promossi contro lo stesso
atto da terzi ricorrenti. Così facendo l’Amministrazione è stata ed è presente in tutti i possibili giudizi mirati ad annullare gli atti di assenso.
La sentenza sarà impugnata innanzi al CGA avanti il quale l’Amministrazione comunale, come per il primo grado, sarà presente e partecipe, assai più degli stessi ricorrenti. Secondo Ammatuna è merito dell’amministrazione aver presentato una relazione geologica in cui si dimostra il pericolo di inquinamento delle falde acquifere che riforniscono gran parte della città di Pozzallo;
Il comune infine ha prodotto uno studio archeologico approfondito sulle aree oggetto dell’intervento e ha incaricato un professore per affermare che l’impianto puzzerà- SEmbra però battaglia persa anche perchè Legambiente  non ha voluto prendere parte attiva  alla querelle dovendo ammettere di essere favorevole a tali impianti per logica ma forse non con il cuore. Tornando a Caltanissetta  «Questo progetto – ha aggiunto l’assessore – l’impegno verso una piena transizione energetica.  Mi auguro che impianti di questo tipo possano essere promossi anche in altre zone della Sicilia. Il biometano, infatti, può dare un contributo essenziale alla riduzione di emissioni di anidride carbonica e alla gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti in un’ottica di economia circolare».  La struttura inaugurata oggi produrrà biometano e compost di qualità dalla frazione organica (umido verde) dei rifiuti solidi urbani. L’impianto è in grado di gestire quasi 40mila tonnellate di rifiuti, fornendo ai Comuni del comprensorio una soluzione totalmente ecocompatibile al problema dello smaltimento.

di Direttore17 Mag 2022 23:05
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