Facciamo un patto.!!
La cultura ha bisogno di alleanze per poter superare il drammatico gap della latente ignoranza che aleggia giorno per giorno nelle varie attività . Ci piace, a riguardo, segnalare l’iniziativa, molto articolata e composta, della provincia di Trapani che ha varato appunto il progetto “patti per la lettura” coinvolgendo e collegando oltre diciassette festival, previsti da da maggio a ottobre, sei mesi di cultura e lettura. Sono ben 12 i luoghi coinvolti come Trapani, Marsala, Custonaci, San Vito lo Capo, Castellammare del Golfo, Partanna, Valderice, Selinunte, Mazara del Vallo, Scopello, Gibellina, Salemi dove vengono presentate una varietà di proposte e location che dimostrano che in provincia di Trapani la cultura della lettura è vivissima e va solo valorizzata. Da segnalare la collaborazione tra i Comuni, il distretto turistico e la Rete bibliotecaria BiblioTP della Soprintendenza dei beni culturali e ambientali di Trapani, per realizzare la prima mappatura di tutte le iniziative legate alla letteratura sul territorio, pensata non solo per aiutare il pubblico di appassionati, turisti e viaggiatori ma anche gli addetti ai lavori a orientarsi nell’offerta di eventi legati alla letteratura. L’assessore alla cultura del Comune di Trapani Rosalia d’Alì ha detto “La presenza al Salone Internazionale del libro di Torino è un altro tassello di questo processo di promozione della cultura, nonché di promozione dei libri e della lettura che abbiamo attivato in questi anni nel nostro territorio. Il patto per la cultura che abbiamo firmato l’anno scorso, è uno strumento di governance delle politiche di promozione del libro e della lettura adottato dal Centro per il libro e proposto a istituzioni pubbliche e soggetti privati. Abbiamo aderito come Comune di Trapani insieme alla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Trapani e BiblioTP – Rete delle Biblioteche della provincia di Trapani, coinvolgendo librerie, case editrici, scuole. Il tutto è poi finalizzato alla partecipazione al bando di Capitale Italiana del Libro 2022. Insomma ci sembra davvero una bella idea e sarebbe opportuno riproporla in altre sedi. A Ragusa, per esempio, ci sono varie manifestazioni che però sono autoreferenti. Alcune portano in piazza un bel po di persone ma alla fine non creano nulla di propositivo anzi. I patron di queste manifestazioni si chiudono nel loro “successo” sia di pubblico che economico, visti i contributi del comune e non fanno squadra forse per paura che tolgano loro qualche centesimo.