Bello senz’anima

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Il Castello di Doannafugata sta vivendo una stagione molto buona grazie ai diversi interventi strutturali che si vanno attuando sia all’interno che all’esterno dell’immobile. Secondo l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Ragusa, Gianni Giuffrida, questa amministrazione sta portando avanti un processo di rigenerazione che coinvolgerà anche Donnafugata. Un percorso che ha già visto il completamento del Mudeco e la riqualificazione dei locali del borgo che, dopo aver inficiato per anni il panorama di chi si affacciava dalla terrazza del Castello con i loro tetti crollati, a breve ospiteranno il nuovo Museo del Prodotto Contadino. Adesso, il Castello e il Parco si preparano a vivere un’importantissima azione di restauro e di ripristino, anche di spazi attualmente chiusi al pubblico. Gli interventi, con un valore a base di gara pari a euro 777.577,33, riguarderanno infatti l’antico teatrino del Castello, tre cortili interni al momento inaccessibili, la torre belvedere da cui si gode di uno straordinario panorama, i tetti e gli infissi, così da sanare un cronico problema di infiltrazioni, e le cinque fontane del Parco. L’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza di visita di Donnafugata e permettere ai ragusani di reimpossessarsi del loro patrimonio monumentale entro l’estate 2023”.
Ottima cosa diciamo noi.  Ci sono voluti tanti anni ma finalmente si è riusciti a chiudere dei capitoli davvero brutti come appunto i tetti sfondati, rimasti tali per decenni, o il parco che merita molta attenzione. Ora manca una cosa che non si può risolvere con il Por o il Gal. Il castello come abbiamo detto non ha un’anima. E’ un insieme di cose,: il museo contadino, il mudeco, il parco, la stanza del vescovo ma non c’è lo spirito del monumento. Eppure abbiamo visto  bandi su bandi, tentativi di scaricare il personale e il bar ma nessun vero progetto di fruibilità nel nome del palazzo stesso. Certo i visitatori sono tanti ma chiedete loro cosa hanno assimilato dopo la visita? Si ricorderanno del caciocavallo e dell’abito della signora Florio (che ci azzecca questa?)  ma poi?

di Direttore02 Mar 2022 12:03
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