Sanità: Dobbiamo davvero fare qualcosa!

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Io personalmente ho una grande stima dei medici e degli infermieri che lavorano all’ospedale Giovanni Paolo II e in particolare di quei medici ed infermieri, pochi per la verità, che si ammazzano di lavoro al Pronto Soccorso. So anche che se ci sono disservizi non è colpa loro, che spesso siamo noi utenti ad intasare inutilmente i PS.  Se sapessimo di non aver nulla di grave non andremmo certo a stare ore e ore in ospedale senza neanche una sedia per aspettare con un minimo di confort. Nel mio TG questa sera, venerdi 11 febbraio ho detto che però noi cittadini dobbiamo fare qualcosa. Forse dobbiamo mandare centinaia di PEC alle autorità, al prefetto, al sindaco o all’ASP perchè non è giusto che accadano certe cose che non sono malasanità ma solo incapacità dei vertici, forse nazionali o regionali , di venire incontro ai cittadini.
Per questo pubblichiamo una lettera che ci è stata inviata da un utente che giovedì ha trascorso un bel po’ di tempo  nella sala d’aspetto del Giovanni Paolo II

Al pronto soccorso dell’Ospedale Giovanni Paolo II dalle 12.30, attendo da due ore e mezza, io non ho nulla al confronto di gente che aspetta da quattro ore e soffre. La sala d’attesa è piena, c’è gente in barella, molti sono anziani che si lamentano chi in modo sommesso, chi urla, chi piange.  Qualcuno alla fine perde la pazienza e si rivolge al Front Office, per chiedere, per sapere quanto tempo ancora dovranno aspettare, soffrire,  seduti su una sedia o appoggiati al muro, cercando di mantenendo la distanza gli uni dagli altri.
Gli infermieri, gli ausiliari, corrono, non si fermano nemmeno per un secondo, rispondono con solerzia e tempestività a tutte le richieste di aiuto ma fanno quello che possono. La gente intanto preme e chiede intervento immediato ma  in sala d’attesa non si può somministrare nulla. Prima bisogna capire, sapere, avere una diagnosi: il  compito esclusivo del medico. Il medico, e  questo  è il punto!  I medici e gli operatori del pronto soccorso sono pochi, sono pochissimi, lavorano dietro le quinte, H24, sotto stress, con turni massacranti, allo stremo delle forze. I reparti sembrano al collasso anche se le sale operatorie lavorano senza sosta con codici rossi e le  estreme urgenze. Però i posti letto scarseggiano. Anzi non ci sono. Il  Covid, con le relative restrizioni, ha reso tutte le procedure  più complicate e lavorare in un presidio ospedaliero in cui confluiscono utenti da tutta la provincia e anche da fuori provincia e’ diventato praticamente impossibile.  I pazienti che devono essere ricoverati, rimangono in barella, in attesa che si liberi un letto, stazionando anche per una notte ed un giorno interno, nella medesima sala d’attesa dei codici verdi, bianchi. Che follia!! E i tempi  lunghi trasformano i pazienti in impazienti votati al calvario  L’intera macchina del pronto soccorso è in evidente stato di sofferenza.   Ora noi utenti riusciamo a comprendere e giustificare tutti. Abbiamo pazienza e gratitudine ma è giunto il momento di fare qualcosa, davvero!!!

di Direttore11 Feb 2022 23:02
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