Le generazioni di mezzo

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Una riflessione intelligente e puntuale quella che propone l’associazione Anteas affrontando un tema che riguarda l’economia e la vita sociale. Due argomenti che oggi, sempre di più, pur essendo essenziali vengono affrontati senza la giusta preparazione ma soprattutto senza poter trovare rimedi. vediamo di che si tratta:

“Nella nostra città, sono circa 18mila le persone che fanno parte della cosiddetta Generazione Sandwich, ovvero 45-55enni che, oltre al proprio lavoro, devono prendersi cura dei genitori anziani e, allo stesso tempo, dei figli minorenni. Un fenomeno in costante crescita che richiede un’analisi specifica e strumenti di supporto adeguati, per non incorrere in situazioni di elevato stress e ansia. A maggior ragione in questo periodo contrassegnato dalla pandemia e da un’emergenza sanitaria che stenta a passare”. Una cosiderazione fatta dal presidente di ’ Anteas Ragusa .  “Le generazioni di mezzo – spiega il presidente  Rocco Schininà  –  sono quelle famiglie che, anche nella nostra città, contestualmente devono dividersi tra la cura dei genitori anziani e il sostentamento dei figli non ancora autosufficienti, sentendosi immancabilmente oppresse e schiacciate sotto il peso di due generazioni.
Ma al tempo stesso costituiscono il perno della nostra società locale che ruota attorno a temi quali la disoccupazione, la precarietà e la crescita zero. Queste persone costrette tra la cura dei figli e quella degli anziani in famiglia sono sovraccariche rispetto a questo ruolo, e ne pagano conseguenze a livello materiale, emotivo e di
salute. In particolare, le donne per ciò che riguarda lo stress casalingo, le rinunce alla carriera lavorativa e la significativa riduzione del tempo da dedicare a se stesse o ad attività piacevoli. Abituate a fare tutto da sole, tendono a sottovalutare questo carico  di stress a cui si aggiunge stanchezza fisica, affanno, mal di testa perenne, senso di avere sempre troppa o poca fame, insonnia. E’ facile, senza rendersene conto, trovarsi  in una condizione di supereroe, in cui si vuole far tutto da soli senza delegare nulla, finché le forze lo permettono. Quando si supera il proprio limite, è difficile accettarlo e ci si chiede come possa essere successo”. Potrebbe essere una soluzione cercare aiuto agli esperti . “L’importante – sottolinea ancora Schininà – è parlare con qualcuno della propria situazione. All’interno della famiglia, nello specifico, è necessaria una buona comunicazione per poter chiedere di gestire insieme i momenti critici. Ma non solo. Può essere utile favorire la collaborazione fra le generazioni agli antipodi, i figli e i nonni. In questo modo, oltre ad una gestione della quotidianità condivisa dai membri della famiglia, si responsabilizzano i figli e si aiutano le persone anziane a sentirsi ancora utili e attive”.

di Direttore05 Dic 2021 10:12
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