Il porto delle nebbie
“Il porto delle nebbie” è un romanzo poliziesco scritto da Georges Simenon con protagonista il Commissario Maigret. Si parla di un mistero che il famoso commissario deve risolvere indagando all’interno di un porto francese sull’Atlantico sempre avvolto dalle nebbie. Qui da noi la nebbia non c’è quasi mai ma il mistero c’è eccome. Dopo quasi 40 anni infatti si continua a parlare del ruolo strategico che il porto potrebbe avere ma, mistero, nessuno ci mette mano. Venerdi scorso, 10 dicembre, allo Spazio Cultura Meno Assenza a Pozzallo organizzato dal PD cittadino si è cercato di fare il punto sulla situazione della grande infrastruttura iblea, dove, nei giorni scorsi, è caduta una torre faro, fortunatamente senza creare danni a persone. “Non è possibile che una infrastruttura di così grande importanza – ha dichiarato l’on. Dipasquale durante l’incontro – considerato anche il ruolo che svolge, nel contesto dell’emergenza migranti, per non parlare della sua posizione strategica, nel cuore del Mediterraneo, che “guarda” con interesse all’isola di Malta e ai Paesi del Nord Africa, non sia stata tenuta nella dovuta considerazione dal Governo regionale. La caduta della torre faro, pericolo segnalato a marzo dal sottoscritto in Assemblea Regionale Siciliana mentre si discuteva della Finanziaria regionale, è la cartina di tornasole dell’abbandono della struttura da parte del Comune di Pozzallo, che non ha mai presentato un progetto degno di tale nome, e del governo regionale, che ha spostato l’interesse, anche economico, dal porto di Pozzallo, rimasto senza finanziamenti, al porto di Gela, che ha ottenuto finanziamenti, anche cospicui . Alla fine del dibattito organizzato dal PD di Pozzallo insieme ai vertici del partito provinciale, è nata la proposta di organizzare una conferenza internazionale degli Stati di frontiera, a Pozzallo, sul tema “La cooperazione in materia migratoria con i principali Paesi di transito, basata su un nuovo approccio integrato nella gestione dei flussi”. Altri argomenti da affrontare sono il Piano Emergenza Casa, la difesa e tutela degli operatori che lavorano al porto e, in attesa di un nuovo governo regionale, capire se ci sono ancora i margini per poter recuperare i finanziamenti per il Porto di Pozzallo. Dibattuta anche la questione dei migranti sul territorio, con don Paolo Catinello che ha sollevato il problema dell’emergenza abitativa per i migranti che potrebbe essere superata proponendo, a quanti hanno appartamenti sfitti, una possibile collaborazione per garantire una degna sistemazione ai più bisognosi, migranti e non, limitando la presenza dei primi in luoghi angusti e poco confortevoli. L’impegno ribadito dal Partito Democratico durante l’Agorà è quello di guidare e indirizzare l’azione della politica pozzallese e iblea affinché il rilancio concreto ed effettivo del porto di Pozzallo e il potenziamento dell’hotspot siano, a partire da oggi e per i prossimi anni, al centro di un piano di iniziative programmate col contributo fattivo di tutti. A proposito di questo, sarà impegno del PD cercare di capire come vengono spese quelle risorse che, grazie a un emendamento al Parlamento regionale dell’on. Dipasquale, la città di Pozzallo riceve già da tre anni. Si tratta ormai di un milione e mezzo di euro che andrebbero spesi anche per migliorare la macchina dell’accoglienza. I lavori dell’agorà saranno, a breve, disponibili sulla piattaforma www.agorademocratiche.it e sulla pagina del partito democratico. Verrà inoltre, non appena pronto, annunciato un calendario di incontri pubblici e conseguenti iniziative concordate”.