Sbarchi: non si può andare avanti così
Il Ministro dell’Interno ha indicato Pozzallo come porto di sbarco dei 500 migranti dell’Ocean Viking. Ufficializzata la decisione, il Prefetto di Ragusa Ranieri ha organizzato una riunione operativa nel porto di Pozzallo a cui hanno partecipato il Questore, le forze dell’ordine, il Direttore Generale dell’ASP e il Sindaco di Pozzallo. L’incontro durato quasi tre ore è servito per organizzare nel
modo migliore possibile lo sbarco. Le operazioni sono iniziate nella mattinata di oggi e vedranno presenti un consistente numero di forze dell’ordine che saranno già nella struttura
portuale nelle prime ore della giornata di domani. Ai migranti saranno eseguiti i tamponi anticovid e successivamente si procederà al loro trasferimento nella nave quarantena
“Azzurra”. Questo è quello che sta accadendo con 500 e passa migranti sulla banchina di Pozzallo ma il presidente Musumeci lamenta, giustamente, che la Sicilia continua a essere presa d’assalto dagli sbarchi e che le politiche nazionali non riescono a bloccare questo criminale commercio di carne umana. I viaggi dei ministri degli Esteri e dell’Interno sull’altra sponda del Mediterraneo non stanno raggiungendo gli obiettivi sperati. E l’Europa guarda complice e silente. «Mi appello – prosegue il governatore – al presidente Draghi: serve un segnale forte e ormai può venire solo da lui. Faccia quello che non ha voluto fare chi l’ha preceduto e dichiari lo stato di emergenza per gli sbarchi. C’è un mix pericoloso tra numeri crescenti degli emigranti, situazione epidemiologica regionale e la prognosi di crescita di entrambe le situazioni nelle settimane più calde per il turismo e per l’economia siciliana. Gli hotspot al collasso e le persone ammassate l’una sull’altra non possono essere nascoste e lasciano trasparire l’immagine forte di un’accoglienza finta che non rispetta la dignità dell’uomo. Serve – conclude Musumeci – un gesto forte che ci consenta di adottare misure di compensazione finalmente adeguate e che dia un messaggio chiaro a chi, a Bruxelles, fa di tutto per non assumersi chiare responsabilità. Una cosa è certa: così non si può andare avanti e io non farò finta di nulla».
modo migliore possibile lo sbarco. Le operazioni sono iniziate nella mattinata di oggi e vedranno presenti un consistente numero di forze dell’ordine che saranno già nella struttura
portuale nelle prime ore della giornata di domani. Ai migranti saranno eseguiti i tamponi anticovid e successivamente si procederà al loro trasferimento nella nave quarantena
“Azzurra”. Questo è quello che sta accadendo con 500 e passa migranti sulla banchina di Pozzallo ma il presidente Musumeci lamenta, giustamente, che la Sicilia continua a essere presa d’assalto dagli sbarchi e che le politiche nazionali non riescono a bloccare questo criminale commercio di carne umana. I viaggi dei ministri degli Esteri e dell’Interno sull’altra sponda del Mediterraneo non stanno raggiungendo gli obiettivi sperati. E l’Europa guarda complice e silente. «Mi appello – prosegue il governatore – al presidente Draghi: serve un segnale forte e ormai può venire solo da lui. Faccia quello che non ha voluto fare chi l’ha preceduto e dichiari lo stato di emergenza per gli sbarchi. C’è un mix pericoloso tra numeri crescenti degli emigranti, situazione epidemiologica regionale e la prognosi di crescita di entrambe le situazioni nelle settimane più calde per il turismo e per l’economia siciliana. Gli hotspot al collasso e le persone ammassate l’una sull’altra non possono essere nascoste e lasciano trasparire l’immagine forte di un’accoglienza finta che non rispetta la dignità dell’uomo. Serve – conclude Musumeci – un gesto forte che ci consenta di adottare misure di compensazione finalmente adeguate e che dia un messaggio chiaro a chi, a Bruxelles, fa di tutto per non assumersi chiare responsabilità. Una cosa è certa: così non si può andare avanti e io non farò finta di nulla».
di Redazione08 Ago 2021 12:08
Pubblicità