On Minardo per l’immigrazione si stava meglio con Salvini
Il fenomeno degli sbarchi irregolari e le sue conseguenze hanno segnato in maniera negativa la Sicilia. Migliaia di
persone giunte a Lampedusa e sulle coste siciliane senza controllo, senza che abbiano funzionato gli
accordi, o sarebbe meglio definirli “pseudo accordi”, con alcune nazioni nordafricane. Leggo di
recente di altre decine di minorenni positivi al covid o sottoposti a restrizioni sanitarie che fuggono
tranquillamente dai centri di accoglienza, ricordo l’incendio doloso fatto scoppiare dai migranti a
Pozzallo lo scorso 18 luglio e per cui non mi risulta che ad oggi qualcuno sia stato punito, raccolgo
ogni giorno le lamentele e la rabbia dei siciliani onesti che già non ne potevano più degli sbarchi dei
clandestini negli anni passati e che adesso li vedono continuare anche in tempi di pandemia,
limitazioni, crisi economica. E’ davanti agli occhi di tutti il fatto che per due sole estati abbiamo
avuto un deciso, convincente ed inequivocabile contenimento di questo fenomeno, mi riferisco a
quelle del 2018 e del 2019 quando il ministro dell’Interno era Matteo Salvini. A questo punto non è
nemmeno un problema di semplificazione o di semplicistico dualismo con l’attuale titolare del
Viminale: i numeri parlano e i risultati sono davanti agli occhi di tutti. Il ministro Lamorgese ha
fallito e il problema è assolutamente irrisolto mentre l’allora ministro Salvini aveva la situazione
sotto controllo. Bisogna dirlo con chiarezza e senza remore. Se partiamo dal presupposto che NON
è tollerabile continuare ad essere l’approdo di quasi tutti quelli che lasciano l’Africa e il Medio
Oriente, criminali compresi, per raggiungere l’Europa, dobbiamo farci sentire una volta per tutte a
Bruxelles ma anche dare un nuovo esempio di intransigenza, coraggio e convinzione nel fermare o
almeno contenere gli sbarchi. Dobbiamo scovare e mettere in condizione di non nuocere i trafficanti
di esseri umani con una migliore collaborazione con le autorità tunisine e libiche in primis (ma pure
con quelle di altri Paesi) invece di far giacere, sostanzialmente ignorate, le nostre richieste nelle
ambasciate e nei vari gabinetti ministeriali e governativi del Nord Africa. Per il nostro governo
nazionale, che pure la Lega continua a sostenere con lealtà, c’è un problema rilevante di politica
estera e di politica della sicurezza interna legato ai due titolari dei dicasteri a cui, immagino, dei
problemi per i siciliani legati agli sbarchi interessi ben poco. Altrimenti avrebbero avuto un
atteggiamento diverso, avrebbero agito con più coraggio e avrebbero ottenuto risultati magari non
eccellenti ma almeno non mortificanti come quelli di questa estate. O forse non ne sono capaci né
all’altezza? Vedo anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sulle cui capacità conservo
fiducia, attento solo “a fasi alterne” al problema e probabilmente per lui è anche una questione di
tempo. Ma a noi siciliani e agli italiani tutti non possono bastare né un impegno a singhiozzo né
risultati altrettanto a singhiozzo da parte del premier. Il tempo è scaduto e la pazienza è finita:
esigiamo che l’immigrazione clandestina sia davvero repressa e contenuta già dalla parte finale di
questa estate e poi per tutte, dico tutte, le stagioni a venire. I dati sul turismo a luglio e agosto sono
stati buoni per la Sicilia ma probabilmente senza finire un giorno sì e l’altro pure sulle cronache
nazionali e internazionali per gli sbarchi sarebbero stati ancora migliori. Vi è poi un’altra situazione
pesantissima che lega l’immigrazione irregolare alla pandemia e di cui si continua a parlare poco
anche nei casi più drammatici. L’ultimo in ordine di tempo riguarda un agente di polizia del
Reparto mobile di Padova, Candido Avezzu di 58 anni, che è morto per complicanze legate al
contagio da Covid-19. Il poliziotto quasi certamente si è contagiato nel periodo tra il 13 e il 23
luglio quando era in servizio temporaneo all’hotspot di Taranto, una struttura che ospitava centinaia
di migranti di cui almeno una trentina erano positivi al coronavirus. Sapete chi aveva denunciato
una situazione “insostenibile” a Taranto: solo il MOSAP (Movimento sindacale autonomo di
polizia), il sindacato FSP Polizia di Stato e Matteo Salvini. Per il resto silenzio o poche righe sulla
stampa a parte qualche eccezione. Infine aggiungo una riflessione su ciò che ho verificato di
persona questa estate: ho visto più volte e direttamente le condizioni dell’hotspot di Lampedusa e
mi chiedo come si possa parlare di diritti umani e di tutela dei più deboli quando per settimane
abbiamo tenuto ammassati centinaia e centinaia di extracomunitari in una struttura piccola e dove
gli unici a sputare sangue per contenere le emergenze e garantire, quando possibile, la sicurezza,
sono i nostri medici, i nostri soldati e gli appartenenti alle nostre forze dell’ordine. L’Hot spot di
Lampedusa può contenere 250, al massimo 300 migranti, fino a poche ore fa mi risulta ve ne
fossero circa 1.500: è una vergogna senza fine!